L’intelligenza non ha confini e può sfiorare vari settori. Può avere varie forme e manifestarsi in modo diverso. Ma di certo il test del Q.I., acronimo di quoziente intellettivo, risulta essere una delle sfide più interessanti per i curiosi e per chi vuole mettere alla prova la propria intelligenza.
Ad ogni test del Q.I. è assegnato un valore con una fascia. Le domande sono prettamente standardizzata, col chiaro scopo di valutare l’intelligenza di chi lo prova. Negli anni questa prova è stata usata da psicologi e sociologi, per capire meglio i propri assistiti e la società in generale.
Tipicamente un test del Q.I. richiede di risolvere un certo numero di problemi in un tempo prestabilito. La maggior parte dei test è costituito da domande di vario argomento, come memoria a breve termine, conoscenza lessicale, visualizzazione spaziale e velocità di percezione. Alcuni hanno un tempo limite totale. Altri ne hanno uno per ogni gruppo di problemi, e ve ne sono alcuni senza limiti di tempo e senza supervisione, adatti a misurare valori di Q.I. elevati.
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Nel test gratuito, che si può trovare in rete e che di certo non va preso come oro colato, la tabella finale riassume così i punteggi. Se si totalizzano tra i 40 e 57 punti durante la prova si ha un’intelligenza gravemente inferiore alla media. Tra 58 e 74 molto inferiore alla media, corrispondente al 4% della popolazione. Tra 75 e 91 si è inferiori alla media, mentre 92 e 109 si è nella metà esatta della classifica. Superato il punteggio di 110 fino a 126 si è tra i dotati. Mentre tra i 127 e i 143 si risulta invece molto dotati. Addirittura si è geni se si supera il punteggio di 143, rientrando tra lo 0,2% di persone più intelligenti nel pianeta.
Il punteggio a fine test fornisce anche un grafico dove viene illustrato il Q.I. del candidato che tenta la prova.