Nella suggestiva cornice della Val di Noto, in Sicilia, si trova un borgo incantevole che si distingue tra i più belli d’Italia. Questo gioiello nascosto, immerso in un’atmosfera senza tempo, cattura l’attenzione dei visitatori.
Esistono certi luoghi che, nonostante la loro straordinaria semplicità, offrono un autentico viaggio nel passato. Questo è il caso di quello di cui parleremo oggi: un luogo che custodisce preziosi tesori dell’antichità. Scopriremo insieme la sua ubicazione e il momento migliore per visitarlo.
Il tempo in questo borgo si è fermato
Si localizza nella provincia di Siracusa, dove tutto appare come sospeso nel tempo. Pantalica, conosciuta come un borgo senza tempo, è in realtà un sito antichissimo situato nelle terre della splendida Siracusa.
Conosciuto anche come la necropoli rupestre di Pantalica, il suo nome ha radici greche, traducibile letteralmente come “luogo ricco di pietre”. Alcuni suggeriscono che il nome possa derivare dall’arabo Buntarigah, significando “luogo pieno di grotte”, poiché in quest’area si trovano numerose grotte naturali ed artificiali.
Questo luogo è di notevole importanza archeologica e rappresenta uno dei siti più significativi in Sicilia, essendo unanimemente considerato uno dei punti cruciali della preistoria regionale. Pantalica riveste un ruolo fondamentale nella comprensione delle epoche dell’età del bronzo e del ferro, nonché dell’impatto che queste hanno avuto sul territorio.
Gli archeologi hanno scoperto anche all’interno un’area chiamata Hybla. Questo sembra essere stato un regno che si estendeva dai territori della valle dell’Anapo fino a Siracusa, esistente nell’antichità dal XIII all’VIII secolo a.C. Nel 2005, per la sua rilevanza storica, archeologica, paesaggistica e speleologica, l’UNESCO lo ha inclusa tra i patrimoni dell’umanità.
Ciò che rende tutto ancora più affascinante è che il sito sorge su un altopiano, completamente circondato da vari canyon formati dai fiumi Calinara ed Anapo. Questa configurazione conferisce al luogo un’importanza significativa anche dal punto di vista naturalistico, benché vada visitato con grande attenzione e rispetto per l’ambiente circostante. L’intera necropoli è parte della Riserva naturale orientata Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande.
Ferla: tutto quello che devi sapere sul borgo
Esplorare la Necropoli di Pantalica offre anche l’opportunità di ammirare il meraviglioso borgo di Ferla. Questo incantevole luogo è giustamente inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, noto per il suo cicloturismo e come punto di partenza per l’esplorazione di diverse antiche località.
Tra le attrazioni principali vi sono alcuni sepolcri ipogei risalenti all’epoca cristiana, rappresentando pregevoli esempi di sepolture con arcosoli e baldacchini. Uno di questi è la Grotta di Dioniso, così nominata per via di un’iscrizione rinvenuta al suo interno dedicata al dio Greco e Romano.
Nei dintorni si trova anche la Grotta di Sant’Anna, così nominata per via di un affresco medievale raffigurante la santa che si trova al suo interno. Il borgo offre diverse opportunità di visita durante eventi come la festa del Tartufo a luglio o la festa di San Sebastiano. Un’altra tradizione è la Cardacia, una versione estiva del carnevale siciliano.
Questi eventi rappresentano ottime occasioni per assaporare i prodotti gastronomici tipici del luogo, come la focaccia farcita con bietole selvatiche, la salsiccia di suino e i dolci tradizionali come le cassatine pasquali, ripiene di ricotta e cannella, oltre alle zeppole fritte.