Castroreale, uno tra i Borghi più belli d’Italia e candidato al titolo di Borgo dei Borghi nel 2018, è un piccolo luogo sui Monti Peloritani.
La sua storia risale all’epoca aragonese, quando fungeva da roccaforte strategica: il nome stesso, “Castrum Regale” – ovvero Castello Reale – ne testimonia l’importanza. Del castello originale oggi rimane il mastio, una torre cilindrica alta 9 metri su due livelli, protetta da solide mura di pietra arenaria e laterizio spesse 2 metri. L’accesso avviene attraverso un portale ogivale, mentre l’interno è decorato con una volta a crociera, che conserva ancora il fascino medievale.
Castroreale, considerata una “domus solaciorum” nella zona di Messina, era una delle residenze preferite da Federico II d’Aragona, dove si dedicava a momenti di svago e caccia. Per la sua fedeltà durante la guerra contro gli Angioini, la città ottenne il titolo di “Fedelissima” e speciali esenzioni fiscali. L’economia del borgo fu arricchita dalla presenza di una fiorente comunità ebraica, la Giudecca, che ospitava una sinagoga costruita nel 1485, di cui oggi rimane un arco come testimonianza.
La storia millenaria di Castroreale è scolpita nei suoi monumenti, in particolare nelle chiese e nei monasteri che custodiscono un patrimonio artistico invidiabile. Il percorso ideale per esplorare questo borgo inizia da Piazza delle Aquile, dove si trova la maestosa Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita negli anni ’30 del Seicento. Al suo interno sono presenti diverse opere dell’artista Antonello Gagini, come le statue di Santa Caterina e Santa Maria di Gesù e un’acquasantiera del 1530. Sul pavimento si trova la meridiana a camera oscura del 1854, una delle sette presenti in Sicilia, costruite tra il 1801 e il 1896. La cappella del Sacramento, con altare in legno dorato e coro intagliato, rispecchia l’inconfondibile stile seicentesco.
Castroreale ospita anche altri edifici religiosi di grande valore storico e artistico. La Chiesa della Candelora, forse cappella dell’antico Castello Aragonese, risale al Trecento ed è stata successivamente ristrutturata in stile barocco. Da notare la tribuna dell’altare maggiore, in legno dorato e finemente intagliato. Alcuni elementi originali sopravvivono ancora, come il piccolo portale durazzesco e una cupola di ispirazione arabeggiante. La Chiesa di Sant’Agata custodisce una preziosa scultura del Crocifisso, che viene portata in processione durante la Settimana Santa e nelle celebrazioni di agosto, a memoria della liberazione dal colera nel 1854. Tra le opere più ammirate si trovano anche il complesso dell’Annunciazione di Antonello Gagini e la statua di Sant’Agata di Giovan Angelo Montorsoli.
Tra le specialità gastronomiche di Castroreale spiccano i formaggi e i salumi tipici dei Nebrodi, ma il borgo è famoso soprattutto per il suo biscotto della badessa, noto anche come biscotto castrense. Questo dolce, aromatizzato all’anice e creato originariamente dalle monache clarisse, rappresenta una vera e propria prelibatezza locale che porta con sé secoli di tradizione e storia.
Con i suoi paesaggi suggestivi e le testimonianze di un passato glorioso, Castroreale si rivela una destinazione affascinante sia per gli amanti della storia che per i cultori dell’arte e della gastronomia. La visita al borgo offre un’immersione nel cuore della Sicilia medievale, un luogo in cui storia, cultura e tradizioni continuano a vivere e affascinare.
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