Archeologi fanno una rara scoperta durante degli scavi in un tumulo antico, è di 3.400 anni fa ma è veramente micidiale.
Durante gli scavi nel tumulo di Maydos Kilisetepe, nella provincia turca di Çanakkale, è stato portato alla luce un proiettile di fionda in piombo risalente a ben 3.400 anni fa, un ritrovamento di grande importanza storica. Questi proiettili erano comunemente utilizzati in battaglia, ma la loro versione in piombo è estremamente rara per l’Età del Bronzo, quando l’uso di questo metallo era ancora molto limitato rispetto a epoche successive.
Le fionde erano armi letali e altamente efficaci, usate per scagliare pietre o proiettili contro i nemici. L’uso del piombo conferiva ai proiettili maggiore peso, rendendoli più efficaci nel penetrare armature e provocare gravi traumi interni. Questi proiettili di piombo, di cui Göksel Sazcı, capo degli scavi, sottolinea la rarità, erano molto più comuni nell’epoca ellenistica e romana, ma eccezionalmente rari nell’Età del Bronzo. In passato era stato rinvenuto solo un esempio parziale a Troia.
Sapevi che l’impiego massiccio di proiettili di fionda da parte dei Romani, soprattutto in piombo, dava vita a vere e proprie unità di tiratori scelti? Questi “frombolieri” erano in grado di scagliare i proiettili con tale precisione da annullare le difese nemiche, costringendo l’avversario a ripararsi o rischiare di essere colpito da una pioggia letale di piombo. L’idea di una “mitraglia” ante litteram, capace di aprire la strada all’assalto di fanteria e cavalleria, trova le sue radici proprio nell’evoluzione bellica di queste tecniche antiche.
Un altro straordinario ritrovamento è un sigillo cilindrico di 3.900 anni fa, considerato il più antico mai scoperto in Europa. Questi sigilli, originari della Mesopotamia, venivano utilizzati per autenticare documenti e beni, riflettendo l’evoluzione delle pratiche amministrative in Europa e Anatolia. Il sigillo di Maydos Kilisetepe testimonia i contatti commerciali e culturali tra queste aree, offrendo nuove prospettive sugli scambi di conoscenze e beni.
Oltre a questi due preziosi ritrovamenti, gli archeologi hanno recuperato ceramiche, strumenti in metallo e utensili per la tessitura, che forniscono nuove informazioni sulla vita quotidiana e sulle abilità artigianali delle comunità dell’Età del Bronzo.
Queste scoperte arricchiscono ulteriormente la storia di Çanakkale, celebre per la Campagna di Gallipoli, ma dimostrano che la regione era un centro di vita e commercio già millenni prima, durante l’Età del Bronzo, contribuendo a una comprensione più profonda delle pratiche belliche e della struttura sociale dell’epoca.
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