Alla Stampa: «Se i focolai crescono c’è il rischio di non riuscire più a tenerli sotto controllo. Allora potrebbe capitare di dover creare delle zone rosse anche in luoghi di villeggiatura dove si resterebbe intrappolati
La Stampa intervista Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute e presidente della Federazione mondiale delle associazioni di Sanità pubblica. Avverte che è necessario darci tutti una regolata, altrimenti rischiamo di fare la fine della Catalogna, che in questi giorni ha visto aumentare notevolmente i contagi da Covid.
«Servono più controlli, ma soprattutto applicare sul serio le sanzioni. Purtroppo vedo che le multe sono lo zero virgola qualcosa rispetto al numero delle persone fermate. Così non va».
L’Italia si sta difendendo, ma potrebbe fare meglio.
«Potremmo fare di meglio, senza abbassare la guardia, come purtroppo fanno un po’ troppi in giro. Siamo stati tra i pochi Paesi ad aver reagito bene e tempestivamente alla pandemia, ma ora dobbiamo fare di tutto per non arrivare impreparati alla battaglia di ottobre, quando il virus potrebbe rialzare la testa. Diciamo che sarebbe stato meglio trovarci oggi vicino a zero contagi che non dover affrontare la possibile seconda ondata con i circa 200 casi che registriamo quotidianamente. Ma non saremo al sicuro fino a che non ne usciranno anche gli altri Paesi, dove per errori clamorosi – come quelli che sono stati commessi in Usa e Brasile – assistiamo a una tragedia assoluta».
Oggi sono troppi, in Italia, gli assembramenti, soprattutto per la movida estiva. Riccardi dichiara che rischiamo di fare la fine della Catalogna o di Israele. Se i focolai crescono di numero e volume c’è il rischio di non riuscire più a tenerli sotto controllo. Allora potrebbe capitare di dover creare delle zone rosse anche in luoghi di villeggiatura dove si finirebbe per restare intrappolati. Per questo meglio darsi tutti una regolata.
Con questa pandemia ciascuno di noi deve tutelare se stesso e gli altri.
Leggerezza, egoismo, sottovalutazione della pandemia, sono comportamenti pericolosi e inaccettabili.