L’Università degli Studi di Palermo diventa il trampolino di lancio per una tra le ricerche più innovative sulla cura dei tumori effettuate negli ultimi anni. Un gruppo di studio, attivo presso i laboratori di Biochimica del Policlinico di Palermo, ha infatti dimostrato che il partenolide (un lattone estratto dalla pianta medicinale Tanacetum partenium), esercita una marcata azione citotossica su cellule di carcinoma mammario umano triplo-negativo, così definito per l’assenza nelle cellule tumorali di recettori per estrogeni, progesterone ed Her/neu. Lo studio inoltre avrebbe anche chiarito il meccanismo d’azione del cancro in oggetto che, da sempre, rappresenta una forma di difficile controllo che sfugge all’occhio vigile della medicina. Per il carcinoma mammario umano triplo negativo, infatti, non è disponibile attualmente un adeguato trattamento chemioterapico.
E così lo studio targato Unipa potrebbe “rivoluzionare” la situazione e donare un barlume di speranza alle donne affette da questo male oscuro. Ma non è tutto. I risultati della ricerca, condotta dalla professoressa Marianna Lauricella e dai dottori D’Anneo, Carlisi, Emanuele e Martinez e coordinato dai professori Giovanni Tesoriere e Renza Vento, in collaborazione con colleghi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia (dottori Guercio, Puleio e Di Bella), sono stati recentemente pubblicati sulla prestigiosa rivista Cell Death and Disease. Nella cura dei tumori sono stati compiuti sostanziali progressi nell’ultimo decennio. E adesso, anche il nome dell’Università di Palermo figurerà nella lista dei ‘contributi eccellenti’.