“No un Cda tutto maschile per il Cnr. Il Ministro della Ricerca ritiri la nomina”. Così ‘Noi Rete Donne’, la Rete dei movimenti per la democrazia paritaria, ha lanciato un messaggio al ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi.
A firmare la lettera sono stateMarisa Rodano, Daniela Carlà, Giovanna Martelli, Tiziana Bartolini, Gianna Martinengo, Cecilia Robustelli, Laura Onofri: “Mentre si va costruendo la maggioranza e si preannuncia in Tv e sulla stampa un governo paritario, spiace notare – scrivono le firmatarie – che nei Gabinetti dei Ministeri non abbiano ancora capito che la società è costituita per la metà di donne e per la metà di uomini“.
Ricerca, il Cnr senza donne al vertice
“Apprendiamo infatti con sconcerto che il Governo per gli affari correnti ha nominato il Consiglio di Amministrazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche nelle persone di tre uomini, Lucio D’Alessandro, Patrizio Bianchi e Gabriele Fava, ignorando la necessità di una rappresentanza femminile, nonostante la Ricerca Italiana sia ricca personalità femminili che detengono posizioni di altissimo valore in campo scientifico”.
“Ancora una volta dobbiamo ricordare ai vertici delle istituzioni italiane che non è più tollerabile nominare solo uomini nei Consigli di Amministrazione degli Enti Pubblici. Non è accettabile, oggi, che il vertice del Consiglio Nazionale delle Ricerche sia a maggioranza maschile. La Ricerca Italiana non è una cosa per soli uomini. Ministro Gaetano Manfredi, le chiediamo di rivedere la sua decisione e di integrare il Consiglio di Amministrazione del Cnr con una componente femminile”, concludono. Noi Rete Donne ha lanciato una petizione sulla piattaforma change.org.