Riceviamo da RUN e pubblichiamo:
Ci risiamo. È una storia già vista. A distanza di piu’ di 5 mesi da quando gli studenti dell’Università di Palermo hanno eletto i nuovi rappresentanti in seno al CdA dell’Ersu di Palermo, non abbiamo, ancora, nessuna notizia sulla nomina del Presidente e, di conseguenza, dell’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione. Una grave, secondo noi, inadempienza che lede del diritto, da parte della comunità di studenti interessati, di godere di rappresentanti che si possano fare portavoce delle loro istanze in un organo che, di fatto, è il fulcro intorno al quale ruotano gran parte di quelle decisioni che ne condizionano il percorso accademico. Sono oltre 3 anni, dunque, che gli studenti non godono di propri rappresentanti in Consiglio. Non è, infatti, certamente casuale che, in mancanza di Rappresentanti, l’Ente abbia diminuito il numero di pasti a mensa a disposizione degli studenti (anche quelli residenti presso le RU) e aumentato, d’altra parte, la cifra di cauzione da versare al momento dell’accettazione del posto letto.
A tal proposito, coerentemente con la nostra Storia e con il nostro modo di intendere la Rappresentanza, da sempre attenta e sensibile alla tutela del diritto allo studio degli studenti “meritevoli e privi di mezzi”, abbiamo inoltrato una richiesta formale con cui chiediamo, a tutti gli attori coinvolti nella nomina del nuovo Presidente del CdA Ersu, chiarimenti rispetto allo status dei lavori dell’insediamento del nuovo Consiglio.
La richiesta, a firma del nostro rappresentante eletto ma non insediato, Emanuele Nasello, è stata indirizzata, in particolare, al presidente della Regione Siciliana, Sebastiano Musumeci; all’assessore all’istruzione e formazione professionale, prof.re Roberto Lagalla; al Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, prof. ing. Fabrizio Micari e al commissario straordinario dell’Ersu di Palermo, arch. Giuseppe Amodei.
“Oggetto: istanza nomina presidente E.R.S.U. di Palermo
PREMESSO che La L. R. n.20 del 25 novembre 2002 art. 10 S.S. e s.m.i. prevede che:
“1) Il Consiglio di amministrazione di ciascun ente dura in carica quattro anni dal provvedimento di nomina. Il Consiglio di amministrazione è nominato con decreto dell’Assessore regionale per l’istruzione e la formazione professionale ed è composto da:
Il Presidente, nominato dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore regionale per l’istruzione e la formazione professionale, sentito il Rettore dell’Università di riferimento con i requisiti previsti dall’art. 9;
un rappresentante eletto fra i professori universitari di ruolo ed i ricercatori;
tre rappresentanti eletti fra gli studenti universitari, che non si trovino oltre il secondo anno fuori corso, e gli studenti appartenenti alle categorie di cui all’articolo 2, comma 2. In caso di dimissioni, decadenza o perdita dei requisiti di elettorato passivo, i componenti che integrano il Consiglio di amministrazione restano in carica per il periodo di vigenza dell’organo. Le elezioni, per la formazione degli organi di natura elettiva previsti dalla presente legge, competono al Rettore dell’Università di riferimento, d’intesa con l’Assessore regionale dell’istruzione e della formazione professionale”
Con la presente si chiede, vista la grave inadempienza imputabile agli organi destinatari di codesta missiva, l’immediata nomina del Presidente dell’ERSU di Palermo, in armonia con quanto previsto dalla legislazione vigente in materia e dai regolamenti che disciplinano l’Iter procedurale per la nomina oggetto di questa missiva.
Sicuri che la nomina oggetto di questa richiesta, possa pervenire in tempi ragionevoli, tenuto conto delle esigenze di tutti gli studenti, in particolar modo degli studenti meritevoli e privi di mezzi, colgo l’occasione per porgerVi distinti saluti.
Il rappresentante degli studenti, dott.re Emanuele Nasello.
«Da oltre cinque mesi attendiamo la nomina del nuovo Presidente e quindi l’insediamento del nuovo CdA – dice Emanuele Nasello, rappresentante della Run Palermo eletto, ma non insediato, nel CdA dell’Ersu di Palermo -. A questo punto, riteniamo che sia inaccettabile che ancora oggi non ci venga data la possibilità, dopo aver ricevuto, con il voto, un mandato dalla Comunità Studentesca, di poter contribuire e incidere nell’azione amministrativa dell’Ente e di poter portare all’attenzione formale di quest’ultimo, come sarebbe possibile con un CdA a pieno regime, le istanze dei nostri colleghi. L’ERSU, infatti, – conclude Nasello – svolge un ruolo cruciale nella vita degli studenti, privi di mezzi e meritevoli, e riteniamo che i diritti di questi ultimi non possano piu’ aspettare. Il tempo è scaduto».