Un cliente ha condiviso la foto di uno scontrino per una bottiglia d’acqua acquistata in un lido in Sardegna, scatenando polemiche tra i commentatori.
Questa sembra essere un’altra estate dominata dagli scontrini dai prezzi folli. Negli ultimi anni, infatti, è diventato comune pubblicare online scontrini che mostrano costi esorbitanti per vari beni e servizi. Questi scontrini, generalmente provenienti da ristoranti, bar e stabilimenti balneari, si diffondono rapidamente sui social media, generando infinite discussioni tra chi appoggia e chi critica questa tendenza di denunciare i prezzi elevati attraverso la condivisione di tali scontrini.
Uno degli ultimi casi arriva dalla Sardegna, precisamente da Castiadas, un comune nella provincia del Sud Sardegna, situato sulla costa sud-orientale dell’isola. Castiadas è un vero gioiello per gli amanti del mare, con le sue spiagge dorate e acque cristalline. L’intento di questa vicenda non è certo quello di mettere in discussione la bellezza del luogo. La polemica è nata da un post su Facebook di Corrado, che si è lamentato non solo del prezzo pagato per una bottiglia d’acqua in un lido, ma anche per altri aspetti legati all’acquisto.
Sardegna, polemiche per lo scontrino di una bottiglia d’acqua in un lido
Nel suo recente post, Corrado ha raccontato di aver dimenticato di portare l’acqua da casa e di aver deciso di comprarla nel lido. Giunto al chiosco, ha chiesto due bottigliette d’acqua, ma gli è stato detto che erano disponibili solo bottiglie da un litro. Corrado ha accettato, ma, controllando lo scontrino, ha avuto una spiacevole sorpresa: “4,50 euro, prezzo assurdo”. Ma non finisce qui: “Al bancone, dopo aver pagato, mi dicono in modo seccato che l’acqua non è fresca e che devo restituire il vuoto. Quando porto indietro la bottiglia, noto che era solo da 0,75 litri”. Un doppio disappunto, dunque.
Visibilmente amareggiato, Corrado ha commentato così l’accaduto: “Hanno perso il senso delle proporzioni solo perché hanno ottenuto una concessione su questa splendida spiaggia e ora non vogliono nemmeno vendere una bottiglietta d’acqua a un prezzo ragionevole, troppo occupati a noleggiare lettini a 100 euro al giorno”. Come spesso accade, il post di Corrado ha scatenato una lunga discussione tra chi ritiene giusto denunciare i prezzi esagerati pubblicando gli scontrini, chi suggerisce semplicemente di evitare certi posti e chi continua a chiedersi perché tante persone accettino di pagare tali cifre per poi lamentarsene sui social. Una discussione che da tempo si ripete senza mai trovare un punto d’incontro tra le diverse opinioni.