“Scrivi quando arrivi” è molto più di una semplice chat su Whatsapp: è diventata una rete solidale che sta unendo donne di tutta Italia. Questa iniziativa, fondata sulla solidarietà e la sicurezza femminile, offre un supporto concreto durante le uscite notturne e i rientri a casa, dimostrando come l’unione delle donne possa fare la differenza nella lotta contro la violenza e l’insicurezza.
Una studentessa di 22 anni di nome Samia Outia ha lanciato l’idea. In breve tempo, la chat si è diffusa e diversi gruppi sono nati in varie città.
L’iniziativa: “Scrivi quando arrivi”
La proposta è semplice ma significativa per la sicurezza: “Scrivi quando arrivi”. Questa è anche il nome di una chat solidale su Whatsapp, pensata per donne e ragazze che tornano a casa da sole. Samia, studentessa veneta iscritta al quarto anno di Giurisprudenza a Bologna e di doppia cittadinanza marocchina e italiana, ha spiegato che episodi di violenza hanno spinto lei e le sue amiche a cercare un modo per sentirsi più sicure.
Samia ha distribuito centinaia di volantini con il messaggio “Non ti senti sicura a tornare a casa? Neanche io”, invitando le persone a contattare @scriviquandoarrivi. Da qui è nata una rete di supporto di circa trecento ragazze, principalmente studentesse fuorisede, che si danno sostegno reciproco durante le uscite notturne e i rientri a casa comunicando sull’app l’arrivo.
La rete solidale, partita da Bologna, si è estesa rapidamente anche a Roma, Firenze, Torino e Bergamo. Samia spera che le istituzioni possano contribuire a diffondere ulteriormente l’iniziativa, e invita le università a informare le studentesse su come contattare il gruppo. Intanto, volantini e passaparola continuano a far crescere la chat.