Oggi riparte la didattica in presenza per quasi 6,6 milioni di studenti sugli 8,5 milioni delle scuole statali e paritarie. Sono circa un milione in più della settimana scorsa. Di questi ben 400 mila sono in Lombardia.
Situazione scuole in Italia
Diversa la situazione per la Sardegna, dove 63 mila alunni di seconda e terza media e delle scuole superiori lasceranno le aule e si collegheranno da casa. Saranno quindi quasi due milioni gli studenti ancora in Dad.
Saranno tutti a scuola i bambini della scuola dell’infanzia e primaria. L’87% in classe gli alunni della scuola media, mentre solo il 38% dei ragazzi delle superiori potrà frequentare, con la consueta alternanza del 50% e fino al 75% nelle regioni in cui è consentito.
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Complessivamente si ritorna ai dati di febbraio scorso, quando in presenza si erano sfiorati i 7 milioni di studenti in classe. Il ritorno a scuola è stato decratato dal miglioramento dei dati del contagio che ha consentito a quasi tutte le regioni di rientrare o confermarsi in zona arancione. Il decreto legge 44 ha consentito il rientro anche nelle zone rosse ai bambini della scuola dell’infanzia, agli alunni delle elementari e di quelli del primo anno di secondaria di I grado, ma soprattutto del
Situazione scuole a Palermo
Nell’ordinanza firmata dal presidente Musumeci “trovano applicazione nel comune di Palermo le disposizioni nazionali per le zone rosse”.
Dunque si applicheranno le disposizioni nazionali anche alle scuole. L’ attività scolastica e didattica sarà in presenza solo fino alla prima media compresa. Per tutte le altre attività scolastiche è prevista la Dad.
Al momento, dunque, i nidi, le scuole dell’infanzia, primaria e prima media saranno in presenza. La decisione è sostenuta anche dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che specifica: “Per quanto riguarda le scuole, ci atterremo alle disposizioni nazionali richiamate dal Presidente della Regione che prevedono la didattica in presenza fino alla prima media inclusa. Confidando nel fatto che un flusso di dati continuo e attendibile permetta un costante monitoraggio della situazione nei prossimi giorni. Riservandoci la possibilità, qualora la situazione dovesse richiederlo, di provvedimenti ancora più restrittivi in conformità a quanto si realizza da tempo nel resto di Italia e secondo le prescrizioni nazionali”.