L’associazione nazionale dei presidi incontrerà il ministro Patrizio Bianchi per avanzare alcune proposte relative alla modalità di riapertura del comparto scuola a settembre. Al centro dell’incontro l’obbligo vaccinale per gli insegnanti e una campagna di “raccomandazione al vaccino” per gli studenti. In caso di “ok” all’obbligo vaccinale, sarà il Miur a chiarire come affrontare al meglio la questione relativa ai prof “no vax”.
Secondo quanto emerso i dirigenti scolastici sono favorevoli all’obbligo, ma prima di firmare il Protocollo d’intesa sui rientri in sicurezza a settembre, chiedono regole chiare. L’associazione e i sindacati – spiega Tgcom – prima di incontrare il ministro dell’Istruzione, si riuniranno con i membri del Comitato tecnico scientifico, che hanno già esposto, nel verbale del 12 luglio, la loro opinione. Ovvero che è “assolutamente prioritario” evitare la Dad e riportare gli studenti in classe in presenza, mantenendo l’uso delle mascherine.
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Stando così le cose, inizialmente, l’esecutivo potrebbe raccomandare la vaccinazione al personale scolastico. Nel caso in cui a metà agosto la richiesta di prenotazioni non decollasse scatterebbe l’obbligatorietà, come ha già annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Contrario, come prevedibile, Matteo Salvini: “Il vaccino deve essere una libera scelta per tutti, soprattutto per i ragazzi”. “Per la ripartenza delle lavoriamo sul trasporto, sul numero dei bambini in classe e sull’aerazione delle aule. Il 90% degli insegnanti ha avuto la prima dose: obbligare a vaccinarsi è l’ultimo del mio pensieri. Bisogna educare e informare: io sono contro le multe e i divieti. I professori devono farlo volontariamente”, ha concluso.