Home

Scuola, Università e Covid: gli studenti palermitani hanno paura e puntano sulla Dad


I contagi da Covid aumentano e la paura degli studenti palermitani si alza. I bollettini giornalieri continuano a offrire un aumentano continuo del numero di positivi. Solo ieri in Sicilia se ne sono registrati 9.248. Da tutti questi dati, gli studendi istituti e dei licei palermitani hanno deciso di puntare sul momentaneo inserimento della didattica a distanza.

I rappresentanti d’istituto di alcuni licei palermitani, così come hanno fatto i colleghi più grandi all’Università, hanno chiesto di rinviare l’apertura delle scuole di due settimane, invocando la didattica a distanza. E allo stesso tempo fanno un appello affinché vengano eseguiti screening a tutta la popolazione scolastica e fornite mascherine Ffp2 ai pendolari. 


Leggi anche: Covid Palermo, ambulanze in coda per ore ed ospedale da campo al Cervello: “Siamo all’inferno”


Scuola, Università e Covid: gli studenti palermitani hanno paura

L’appello gira dal Galilei al Cannizzaro, passando per il Garibaldi, la voce è all’unisono: “Fateci studiare, ma proteggete noi e le nostre famiglie dal Covid”.  Uno studente Giuliano Settimo (rappresentante d’istituto del liceo scientifico Galileo Galilei) ha raccontato al sito cittadino Palermo Today di essere molto spaventato: “Abbiamo paura, il numero dei casi è ormai troppo alto”.

“Attraverso un sondaggio, abbiamo scoperto che quasi la totalità degli studenti del nostro liceo vorrebbe la Dad. Chiediamo di posticipare il rientro a scuola almeno di 15 giorni e che venga istituita la Dad in vista di una riorganizzazione del sistema. C’è stata una notevole impennata dei casi, 1 contagiato su 4 è tra noi studenti”. Gli studenti saranno ascoltati?


Leggi anche:

A Palermo contagi fuori controllo, ambulanze in fila: ampliati i posti letto


Condividi

Post correlati

A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”