L’Istituto comprensivo “Saveria Profeta” di Ustica, unica scuola dell’isola, ha finalmente recuperato la sua autonomia. Dopo tanti disagi per studenti, famiglie e docenti dal prossimo anno scolastico l’istituto riavrà un proprio Collegio Docenti, un Consiglio di Istituto e una dirigenza scolastica reggente. Organi e figure che potranno dare attenzione ai bisogni specifici di una comunità particolare come quella isolana.
“Un risultato positivo grazie all’impegno continuo e pressante del Dipartimento Scuola del Partito Democratico”, dichiara Lucia Bonaffino, responsabile dell’Area Scuola del PD provinciale di Palermo.
L’autonomia della scuola di Ustica era stata cancellata lo scorso anno (con decreto assessoriale n.217 del 10 marzo 2021), sulla base del basso numero di studenti. Così l’istituto Saveria Profeta (che al suo interno include scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I grado e liceo scientifico) è stato accorpato al Convitto Nazionale di Palermo. Una scelta che ha comportato non poche difficoltà per i 160 alunni e le loro famiglie.
Tra i principali disagi, l’assenza di personale di segreteria e di personale tecnico-informatico all’interno della scuola, fondamentale per assicurare la didattica digitale e a distanza in questi tempi di pandemia. Gli insegnanti dell’Istituto, inoltre, sono diventati una minoranza in seno al Collegio dei docenti del Convitto, vedendo quindi molto limitata la loro possibilità di progettare e attuare un piano formativo (PTOF – Piano triennale dell’offerta formativa) aderente alle reali esigenze degli alunni isolani.
Difficoltà che vanno ad aggiungersi ai disagi “cronici” vissuti dagli studenti di Ustica, legati ai ritardi nei collegamenti marittimi. “L’anno scolastico in corso è stato, ed è tuttora, difficile – dichiara la professoressa Bonaffino – All’insegna della precarietà per la popolazione scolastica dell’isola e del disagio per le famiglie. Ai ritardi e alle cancellazioni di intere giornate di lezioni dovuti alle cattive condizioni meteomarine, si sono aggiunti quelli causati dalle rinunce agli incarichi da parte del personale docente proveniente dalla terraferma. Le allieve e gli allievi non hanno goduto di quei progetti che invece hanno contribuito altrove alla ripresa della scuola in presenza. Hanno visto così fortemente penalizzato il loro diritto allo studio e alle relazioni significative che solo la scuola, soprattutto in un territorio così particolare, può offrire”.
Dall’anno prossimo, invece, la scuola di Ustica recupererà la sua autonomia. “L’istituto riavrà un Collegio Docenti, un Consiglio di Istituto, una dirigenza scolastica reggente, che potranno dare un efficace contributo a correggere gli errori burocratici del passato e a garantire una vera ripresa e resilienza, possibili solo se c’è attenzione ai bisogni delle comunità, soprattutto di quelle più piccole, disagiate e marginali. Il Partito Democratico di Palermo Metropolitana – conclude Lucia Bonaffino – vigilerà sul rispetto del diritto allo studio delle alunne e degli alunni in tutte le comunità del territorio, siano esse montane, nelle borgate o sulle isole, in una continua e pressante interlocuzione per trovare un accordo tra ministero e Regioni per consentire efficaci ed efficienti servizi scolastici in tutti i territori”.