L’incubo degli studenti con la scuola anche in estate, almeno fino all’intero mese di giugno, sembra concretizzarsi sempre di più. Dopo la proposta di Clemente Mastella, anche il nuovo Presidente del Consiglio Draghi sembra vagliare la tesi legata al prolungamento del calendario scolastico.
Scuola, priorità del nuovo esecutivo
È solo il secondo giorno di consultazioni in Parlamento, ma il Premier incaricato sembra aver già iniziato ad abbozzare le principali linee guida del nuovo esecutivo. Tra le tematiche più rilevanti, oltre alla programmazione del piano vaccinale, ci sarebbe anche la scuola.
“Rimodulare il calendario scolastico per recuperare i numerosi giorni persi a causa della pandemia”
Sarebbe questo il progetto del governo ancora in fase di sviluppo, secondo quanto trapelato dall’AGI.
Una pratica decisione per ovviare ai giorni persi a causa della pandemia.
Gli esiti della DAD
È bene infatti sottolineare che la DAD, pur rivelandosi un grande sostegno per l’apprendimento a distanza, ha determinato, nei mesi, un livello d’istruzione ben lontano dagli standard propri di quella svolta in presenza.
Tante le difficoltà e i malumori degli studenti, consapevoli di un metodo che a lungo andare non va più bene. Ne avevamo già parlato qui: https://www.younipa.it/la-dad-non-funziona-piu-quali-prospettive-per-il-futuro/
C’è, inoltre, un altro dato allarmante: l’IPSOS ha stimato che nel 2020 sono stati 30 mila in più gli studenti che hanno deciso di abbandonare gli studi.
Un intervento, perciò, si configura necessario.
È indispensabile mitigare il disagio provato dagli studenti, sia sul piano dell’apprendimento che su quello psicologico.
Il futuro dei docenti
Draghi, oltre ad avere a cuore il benessere degli studenti, sembrerebbe pensare anche le carriere dei docenti. D’altronde, i due aspetti sono inevitabilmente concatenati tra loro: garantire un ottimo livello d’istruzione assicurando stabilità agli insegnanti.
Sarebbe così predisposto un piano volto all’assegnazione delle migliaia di cattedre vacanti, immediatamente dopo la ripresa estiva.
Lo sfogo del Professore de “Il Collegio”
Per attuare i futuri piani del governo, è indispensabile che ne venga valutata la concreta fattibilità.
A tal proposito, tanti i presidi e i professori che hanno subito manifestato la loro contrarietà all’iniziativa.
Tra questi, il noto Professore d’Italiano de “Il Collegio”, il reality show di successo trasmesso da Rai2.
L’autorevole e riflessivo Prof. Maggi, ha condiviso il suo sfogo sul suo profilo Instagram con un post indirizzato direttamente al nuovo Premier incaricato. Ne riportiamo i tratti più salienti:
“Egregio Mario Draghi,
Le è capitato di entrare di recente in un’aula scolastica a luglio? Suppongo di no, altrimenti non le sarebbe nemmeno venuto in mente di prevedere un calendario scolastico più̀ lungo.
Le posso assicurare, giacché insegno da diciassette anni, che già̀ dalla seconda metà di maggio nelle scuole di tutta Italia è necessario fare lezione con le finestre spalancate per non morire di caldo. Non sto esagerando. (…) Consiglio di non squagliare gli studenti (né i docenti) dopo un anno estenuante come quello che stanno passando, costringendoli a lessarsi al caldo dopo essersi “lessati” davanti ai monitor dei loro computer per la didattica a distanza. Sarebbe una tortura inutile. Si concentri piuttosto su una riforma che dal prossimo anno rimetta in primo piano il sapere. (…) Avviamo una riflessione fin da adesso su ciò̀ che è funzionato e su ciò̀ che invece non è andato bene, per programmare il prossimo anno scolastico con obiettivi ben precisi.
E per una volta dopo trent’anni di riforme scolastiche calate dall’alto, La scongiuro, coinvolga la base. Noi, i Docenti”.