Per la laurea servirà il Super Green pass, almeno all’Università di Foggia. A breve il provvedimento, a causa della risalita dei contagi, potrebbe essere preso anche in altri atenei italiani. Il 6 dicembre scorso il Magnifico Rettore dell’Università di Foggia ha firmato un provvedimento con oggetto ‘Svolgimento delle sedute di lauree. Ulteriori disposizioni attuative’, adottando con alcune motivazioni in premessa .
Secondo il decreto a firma di Pierpaolo Limone, la partecipazione agli esami di laurea e alle proclamazioni potrà essere consentito unicamente ai titolari del “Super Green pass”. Tale certificazione è verificata con l’avvenuta vaccinazione. Oppure l’avvenuta guarigione dall’infezione.
Il ‘Super Green pass’ dovrà essere posseduto sia dai docenti componenti della commissione di laurea. Ma anche dagli studenti laureandi che da eventuali loro accompagnatori/ospiti. In caso contrario si passerebbe alla modalità online.
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Laureanda protesta contro il Super Green pass
Non l’ha presa bene Grazia Manna, laureanda in Scienze investigative presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Foggia. di Troia, che con un post su Facebook contesta il testo del decreto, “Anche coloro che si sottopongono a tampone con esito negativo, hanno il sacrosanto diritto di accedere a tutti i servizi resi disponibili da qualsiasi ateneo, comprese le sedute di laurea“.
Manna si dice pronta a dare battaglia per le vie legali “al fine di restituire i diritti ad ogni studente per la laurea”. Rivolgendosi a Pierpaolo Limone conclude: “Ricordo che l’obbligo vaccinale non è posto nei confronti degli studenti e dei loro accompagnatori/ospiti, ma solamente nei confronti dei docenti. Una disposizione che andrebbe oltre la legge nazionale, di per sé già molto discutibile, dove nessuno può inventarsi un trattamento sanitario obbligatorio che comprime uno dei diritti fondamentali come quello all’istruzione. Uno studente laureando ha tutto il diritto di discutere la tesi in presenza”.