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Se studiare serve a poco…cresce la disoccupazione giovanile


Anni e anni trascorsi sui libri, senza chiudere occhio nelle notti prima degli esami, fino ad arrivare alla fatidica laurea per poi magari essere costretti ad appenderla in camera e nulla più.

Sì, perché non s’arresta la crescita della disoccupazione giovanile in Italia.

Innanzitutto, stando a quanto reso noto dall’Istat, il tasso di disoccupazione tra dicembre e gennaio è aumentato dello 0,4% arrivando a 11,7%. Tra l’altro, è accresciuto del 2,1% rispetto lo scorso anno.

In parole povere, nel giro di dodici mesi, è apparso nel nostro Paese (sempre più morso dalla crisi) un altro mezzo milione di disoccupati.

Tornando ai giovani, sono 655mila coloro in cerca di lavoro e che hanno tra i 15 e i 25 anni, incidendo del 38,7% sul numero totale dei disoccupati. Altro (triste) record riguarda i precari, in quanto il numero complessivo nel 2012 ha sfiorato i 2 milioni e 375mila unità. Ovvero il dato più alto dal 1993 ad oggi.

Infine, cala anche il tasso di occupazione rispetto al mese di gennaio dello scorso anno: meno 0,7%.

Per la serie: al peggio non c’è mai fine…

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