Questa settimana hai la possibilità, leggendo questo articolo, di capire se sei uno studente universitario da 18 oppure da 30 e lode nella vita con 3 semplici domande di autoanalisi che ti diranno la verità.
Rimarrai stupito anche tu del risultato finale.
Seguici!
Domanda n°1: quando prendi un brutto voto, come reagisci?
Questa è la prima domanda fondamentale che devi porti se vuoi capire se sei uno studente universitario da 18 o da 30 e lode nella vita.
Perché?
Perché come dice un proverbio “non è importante quante volte cadi, ma è importante come reagisci alla caduta”.
Molti studenti universitari, dopo un brutto voto preso all’esame, si deprimono, cadono nello sconforto, e perdono totalmente la stima in sé stessi.
Non è per niente qualcosa di bello prendere un 18 e un calcio in culo, chiaramente.
Ma la reazione che hanno è simile a quella che avrebbero quando perdono un punto di riferimento nella propria vita.
Quando, in realtà, si tratta solo di un numero.
Quant’è importante un 18 rispetto al tuo futuro?
Quant’è importante rispetto all’amore che è in grado di darti alla tua famiglia, o a quella che tu dai agli altri?
Quant’è importante un 18 rispetto alle idee, ai progetti e all’ambizione di diventare qualcuno, che ti brucia come un fuoco nel petto?
Te lo diciamo noi: pochissimo.
Quasi nulla.
Per cui: se ad oggi ti lasci abbattere da un voto brutto, sei uno studente da 18 nella vita. Uno studente da 30 e lode nella vita non mollerebbe un cxxxo e si rialzerebbe senza farsi deprimere in meno di un nanosecondo, più forte di prima!
Domanda n°2: rifiuti voti dal 24 in su?
Se la tua risposta è “Sì”, sei per certo uno studente universitario da 18 nella vita.
Perché?
Perché è inconcepibile pensare di rifiutare un 24 che equivarrebbe ad un 8 pieno delle scuole superiori.
Se lo rifiuti, è perché sai che non puoi vantartene con i tuoi genitori, amici e colleghi universitari, e quindi hai un grave problema di socializzazione e di stima in te stesso.
Non te ne vogliamo fare una colpa, per carità.
Questo articolo e queste domande ti servono per riflettere su chi pensi di essere, e su chi sei veramente.
Per cui: smettila di attaccarti al voto, e rifiuti voti DAVVERO bassi. Sempre che abbia senso rifiutarli!
Domanda n°3: ti piace fare a “gara di media” coi tuoi colleghi universitari?
Molti studenti universitari fanno a gara coi propri colleghi su chi ha la media più alta.
E il motivo è presto detto: hanno così tanto distrutto la propria vita per lo studio, che lo studio è diventato la loro vita.
Per cui, quando non hanno modo di eccellere senza se e senza ma con la loro media, mettono in discussione la loro sicurezza in sé stessi, e iniziano a reputarsi non più persone in gamba e intelligenti.
Questo mina le loro capacità, e li può condannare ad una vita mediocre autoimposta.
Se questo è il tuo caso, smettila subito!
Fare a “gara di media” non solo non ha senso, ma può costarti veramente caro. Sii un 30 e lode nella vita, che è meglio.
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l’ articolo parla di approccio alla vita, e si esprime in modo costruttivistico, ovvero che occorre negoziare con le circostanze… ma ci stanno altri parametri, che il costruttivismo biecamente nega: il senso del lavoro svolto, la grinta che porta sempre a rilanciare verso steps successivi, un principio di giustizia sociale universale per cui dobbiamo essere sempre valutati non meno di quanto valiamo…
il costruttivismo, per ridurre al minimo il conflitto, non punta mai al massimo risultato, e finisce col privilegiare forme di mediocrita…