Un panorama mozzafiato, che potrebbe essere scambiato per una cartolina, ma che, in realtà, è tangibile e visitabile in qualsiasi periodo dell’anno.
Si tratta di un luogo incantevole, intriso di natura e storia, situato nella provincia di Siena, nella Toscana, nella campagna della Val d’Orcia, a nord-est del Monte Amiata, e in prossimità del confine con l’Umbria. Attraversato dal fiume Orcia, questo luogo offre non solo una vista da cartolina, ma anche la presenza di affascinanti borghi medievali, tra cui spiccano Pienza e Montalcino, celebri per la loro storia.
I cipressi
La peculiarità di questa regione, oltre alla prelibata cucina con i salumi senesi, il pecorino e il Brunello di Montalcino, è rappresentata dalla presenza diffusa di maestosi cipressi. Questi alberi, importati dall’Asia molti secoli prima di Cristo, sono spesso raffigurati da pittori e artisti, diventando un elemento distintivo che si staglia lungo le strade e delimita i confini delle proprietà.
I cipressi delle colline della Val d’Orcia sono avvolti da numerose leggende, ma sembra che la loro storia sia collegata al roccolo di caccia, un boschetto creato dai cacciatori per attirare gli uccelli.
Nel contesto della mitologia greca, si fa risalire l’origine del cipresso alla leggenda di Ciparisso. Il Dio del sole Apollo, affascinato dalla bellezza del giovane Ciparisso, lo trasformò in un albero dopo che questi aveva accidentalmente ucciso il suo fedele cervo. Da allora, il cipresso è diventato il simbolo del lutto e dell’accesso all’eternità, motivo per cui spesso si trova all’ingresso dei cimiteri.
Questi alberi, presenti in modo caratteristico nella Val d’Orcia, sono diventati famosi non solo per le leggende che li circondano ma anche per la loro importanza artistica e culturale. Dal 2004, la Val d’Orcia è stata riconosciuta come patrimonio mondiale dell’umanità, grazie alla sua straordinaria conservazione e al panorama mozzafiato.
Luogo scelto come set cinematografico
Il paesaggio ha ispirato numerosi registi internazionali, con film celebri come “Il gladiatore” di Ridley Scott e “Il paziente inglese”. Anche il cinema italiano ha scelto questa affascinante location, l’ultimo esempio datato 2020 è il film “Tutti per 1-1 per tutti”, una commedia di Giovanni Veronesi con Pierfrancesco Favino, Rocco Papaleo, Valerio Mastandrea, Margherita Buy e Giulia Michelini.