La prima prova scientifica di semina diretta in biologico condotta in Italia sarà in Sicilia grazie alla collaborazione tra l’associazione Semina Diretta 2.0 e l’Università degli Studi di Palermo.
Nel panorama agricolo nazionale la coltivazione senza aratura occupa uno spazio molto ridotto (280 mila ettari, il 2,2% del totale della superficie agricola). L’Unione europea sta incentivando questa pratica che riduce l’erosione del suolo e migliora la conservazione dell’ecosistema presente negli strati superficiali del terreno e una sensibile riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.
Il professor Dario Giambalvo, docente di Agraria a Unipa, ha scritto che ogni ettaro coltivato a semina diretta assicurerebbe un calo dell’erosione del suolo dell’88% rispetto alla coltivazione convenzionale e una riduzione delle emissioni dell’84%.
L’Università di Palermo ha ospitato la seconda tappa del graNoTILL day a ottobre.