L’Università di Palermo ha preso una posizione ferma nei confronti di un professore di Medicina, recentemente sospeso dal lavoro e dallo stipendio a seguito di gravi accuse di sessismo e molestie verbali verso le specializzande.
Questa decisione arriva al culmine di un’indagine disciplinare durata quasi sei mesi, culminata con la ratifica del consiglio di amministrazione dell’ateneo, basata sulle conclusioni del collegio di disciplina.
Il caso era esploso quando tre studentesse avevano accusato il docente di comportamenti sessisti. Il tutto era iniziato con una lettera anonima inviata al rettore Massimo Midiri, che dettagliava varie accuse contro il professore. Tra le affermazioni più sconcertanti, il professore aveva insinuato che una specializzanda avesse un interesse non professionale nel voler andare in sala operatoria con un chirurgo. Altre studentesse erano state oggetto di commenti inappropriati e volgari riguardo al loro abbigliamento.
Scandalo a Unipa: Professore di Medicina Implicato in Accuse di Sessismo e Molestie verso Specializzande
Sensibile alla gravità delle accuse, il rettore Midiri aveva immediatamente attivato una procedura interna e inoltrato la lettera anonima alla Procura per ulteriori indagini. Nel frattempo, aveva chiesto a Giovanni Pantuso, responsabile degli specializzandi in chirurgia, di fornire una relazione dettagliata sugli eventi.
Il processo disciplinare ha previsto l’ascolto delle testimonianze delle specializzande coinvolte e successivamente quella del docente accusato, il quale ha avuto la possibilità di presentare le sue controdeduzioni e indicare testimoni a sua difesa. Nel corso dell’indagine, se il collegio di disciplina avesse trovato elementi di rilievo penale, avrebbe segnalato il caso alla magistratura.
Questo provvedimento rappresenta un chiaro segnale dell’impegno dell’Università di Palermo nel mantenere un ambiente accademico rispettoso e libero da qualsiasi forma di discriminazione o abuso, confermando l’importanza di affrontare con serietà e prontezza le denunce di comportamenti non conformi agli standard etici e professionali.