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”Si potrà fare visita anche a fidanzati e affetti stabili”, la precisazione da palazzo Chigi


Alla parola “congiunti” usata da premier Conte durante il discorso di ieri sera sulla imminente fase 2, sul web e sui social è divampata la polemica e l’indignazione.

Diversi i messaggi e le provocazioni che si possono leggere sulle bacheche social degli italiani, e più o meno il messaggio è sempre lo stesso: “Non posso andare dal mio fidanzato/a, ma posso andare dal cugino di secondo grado?”. E, in effetti, con il termine congiunti si intenderebbero le persone tra le quali vi sono legami di sangue (o giuridici), cosa che manca, ad esempio, tra fidanzati. 

Tuttavia è giunta da palazzo Chigi una precisazione in merito: “Con congiunti si intendono parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili. Ciò significa che, dal 4 maggio, si potrà far visita – ovviamente sempre nel rispetto delle misure dettate dal Dpcm – non solo ai consanguinei, ma anche a persone a cui si è legati da una relazione affettiva stabile.

La visita ai “congiunti” comprende anche i “fidanzati”. Lo ha chiarito la ministra delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli a ‘La vita in diretta’. “I congiunti sono le persone con le quali si intrattengono rapporti affettivi stabili, compresi i fidanzati”, ha detto la ministra, puntualizzando comunque che “una dicitura così ampia richiede la responsabilità individuale”. Questo, comunque, aggiunge, esclude pranzi di famiglia: “ma singolarmente ci potremo rivedere”. “Dubito che ci sarà in un futuro abbastanza prossimo la possibilità di assembramento anche di natura famigliare”.

A fare ulteriore chiarezza le Faq che verranno pubblicate nei prossimi giorni sul sito ufficiale di Palazzo Chigi. 

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