Aumento stipendio portavoce Musumeci: articolo approvato dall’ARS. Adesso il portavoce del Presidente Musumeci passa da 60 mila euro a 160 mila euro. Un vero e proprio schiaffo alla dignità dei siciliani e alla disperazione delle migliaia di persone che sono senza lavoro a causa della pandemia.
Fa indignare e fa arrabbiare questo atto. Perché dimostra quando le istituzioni siano completamente lontane dalla realtà e dai problemi dei cittadini.
Giorni fa era circolato su Facebook un messaggio condiviso a cascata da centinaia di persone indignate. La norma è stata approvata con l amaggioranza dei voti. Ciò significa che la maggioranza dei rappresentanti del popolo siciliano al parlamento ha detto si a questo aumento di 100 mila euro. Menre i padri di famiglia non sanno come sbarcare il lunario e cosa dare da mangaire ai propri figli.
Per fortuna c’è stato ancora qualcuno che ha avuto la decenza di DIRE NO E VOTARE CONTRO QUESTO ARTICOLO DELLA VERGOGNA!
E’ bufera sullo stipendio del portavoce del Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci. Con una norma approvata oggi pomeriggio all’Ars e nascosta nelle pieghe della legge di stabilità siciliana la giornalista ed ex eurodeputato del Pd Michela Giuffrida si è vista portare lo stipendio annuo oltre i 100 mila euro. Il sistema di calcolo è tale che potrebbe, al lordo, farlo lievitare fino a 160mila.
Norma approvata per un solo voto
La norma è passata per un solo voto, con 27 favorevoli e 26 contrari. Contro hanno votato i deputati del M5s, del Pd e Claudio Fava. Dodici i parlamentari che non hanno votato pur risultando presenti, tra cui due assessori regionali (altri due invece hanno votato a favore) e sei onorevoli di maggioranza.
Scoppia il caos in aula
Immediatamente è scoppiato il caos “Vergogna… vergogna” è il grido che si è alzato dai banchi del M5s all’approvazione dall’articolo. “E’ scandaloso che il portavoce del presidente, in un momento in cui c’è gente che non riesce a fare la spesa, guadagni più di un primario impegnato a contrastare il Covid19 o quasi quanto un dirigente generale della Regione che ha responsabilità amministrative e anche penali”, aveva detto prima del voto il deputato pentastellato Giorgio Pasqua. Dopo il voto il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè è stato costretto a sospendere i lavori sulla manovra.