“Cannabis, coltivare il pensiero della legalizzazione”. È questo il titolo del convegno che avrà luogo, oggil, lunedì 27 marzo alle 15 all’Ars. All’incontro, organizzato dai deputati regionali M5S Luigi Sunseri e Martina Ardizzone, parteciperanno Federico Cafiero De Raho, ex procuratore nazionale Antimafia, oggi deputato M5S alla Camera, Antonella Soldo, esperta di politiche sugli stupefacenti, coordinatrice dell’Associazione Meglio Legale, Valentina D’Orso, deputato M5S alla Camera e Ferdinando Ofria, docente di politica economica presso l’Università degli Studi di Messina.
“Il proibizionismo – dicono Sunseri e Ardizzone – uccide e alimenta la mafia: è innegabile, bisogna dirlo e prenderne atto. Chi continua a credere che le droghe leggere non vadano legalizzate si sbaglia”.
Il convegno “Cannabis, coltivare il pensiero della legalizzazione” avrà luogo lunedì 27 marzo alle 15 presso l’Ars. Gli organizzatori dell’evento, i deputati regionali M5S Luigi Sunseri e Martina Ardizzone, hanno invitato importanti personalità a partecipare, tra cui Federico Cafiero De Raho, ex procuratore nazionale Antimafia, Antonella Soldo, esperta di politiche sugli stupefacenti e coordinatrice dell’Associazione Meglio Legale, Valentina D’Orso, deputato M5S alla Camera, e Ferdinando Ofria, docente di politica economica presso l’Università degli Studi di Messina.
Secondo Sunseri e Ardizzone, il proibizionismo delle droghe leggere uccide e alimenta la mafia. La legalizzazione della cannabis potrebbe essere la soluzione per contrastare il fenomeno. Anche le Sezioni Unite della Corte di Cassazione Penale si sono espresse in materia, sostenendo che la coltivazione domestica di minime quantità di cannabis non costituisce reato. Nonostante ciò, la politica sembra non ascoltare e continuare a demonizzare il tema.
Per Ardizzone, la legalizzazione della cannabis è un tema di interesse pubblico che richiede una discussione seria, aperta e franca, senza limitazioni dettate da pregiudizi ormai superati dalle evidenze scientifiche. Le limitazioni attuali, come dimostrato dall’irruzione delle forze dell’ordine ad un’assemblea d’istituto della regione, favoriscono la criminalità organizzata e le mafie.
Antonella Soldo, invece, afferma che parlare di cannabis spesso spaventa, ma discutere della sua legalizzazione è urgente e fondamentale per il bene dei giovani. Questo fenomeno coinvolge 6 milioni di persone, tra cui molti ragazzi e ragazze, ed è meglio che sia controllato dallo Stato anziché dalla mafia. La legalizzazione della cannabis non vuol dire promuoverne il consumo, ma piuttosto controllarlo.
Il convegno si preannuncia come un’importante occasione per discutere e riflettere sulla possibilità di legalizzare la cannabis, considerando gli aspetti sociali, politici ed economici della questione.