In Sicilia c’è un’ordinanza che impedisce di entrare nella Regione fino al 7 giugno. “Ora – spiega il governatore Nello Musumeci in un’intervista al Messaggero- dobbiamo farne un’altra che la confermi o la modifichi: io vorrei aprire l’isola ai turisti già dal 7 giugno, ma la ragione mi dice di aspettare il dato nazionale prima di decidere“.
Decisione che potrebbe essere presa sabato 30 maggio, quando ci sarà il summit tra Regioni e governo: “Credo che serva la responsabilità di tutti – ha sottolineato Musumeci -. O si autorizza la mobilità in tutte le Regioni o in tutte la si impedisce. Questo deve deciderlo Roma.
Per consentire l’ingresso in Sicilia, comunque, il governatore ha pensato a una sorta di patente di immunità, un passaporto sanitario: “Io lo chiamo protocollo per garantire la sicurezza sanitaria e la tranquillità sociale di chi in Sicilia vive e di chi ci arriva”.
La Regione sta “lavorando per mettere a punto questo documento – ha spiegato Musumeci -. A chi arriva chiederemo garanzie sullo stato di salute, informazioni sulla situazione familiare a proposito di malattie e virus. Nelle prossime ore decideremo che cosa deve presentare un turista lombardo o di altra provenienza. Occorre filtrare, nel rispetto di tutti e senza discriminazioni”.
La Sicilia resta chiusa fino al 7 giugno, poi un certificato sanitario per entrare. Ma la cosa non va giù al ministro Boccia.
Musumeci sta pensando alla nuova ordinanza che però dipenderà dalle decisioni prese a livello nazionale e all’andamento dei contagi. L’ordinanza potrebbe confermare o modificare l’attuale disposizione, quella impedisce l’ingresso, senza valido motivo, in Sicilia non fino al 3 ma fino al 7 di giugno.
Non è d’accordo sul “passaporto sanitario” il ministro agli enti locali, Francesco Boccia, che parla di ipotesi “incostituzionale”.