Un itinerario nella Sicilia orientale che vi permette di scoprire la Sicilia in 7 giorni, scopriamolo insieme in questo articolo.
Un viaggio di fronte alla maestosità dell’Etna, lungo la costa orientale della Sicilia, attraverso rinomate città d’arte, spiagge e incantevoli gioielli naturali poco noti.
Questa è l’area dell’isola che è stata maggiormente influenzata dalla cultura greca, la quale ha lasciato magnifiche tracce del suo passaggio. In questa guida, esploreremo un itinerario di sette giorni nella Sicilia orientale, scoprendo le imperdibili attrazioni e spiagge lungo il percorso.
Itinerario in 7 giorni nella Sicilia orientale
La parte orientale della Sicilia abbraccia la vetta più alta dell’isola, l’Etna, e anche la pianura più estesa, la Piana di Catania. Il nostro viaggio si sviluppa lungo la costa, dove si alternano tratti sabbiosi a scogliere di modesta altezza.
Questa regione è profondamente plasmata dall’intervento umano, ma lungo il percorso nella Sicilia orientale, ci imbatteremo in aree naturali protette ideali per escursioni.
Un tour in questa parte dell’isola offre ogni elemento desiderabile durante un viaggio di emozioni e scoperte: città d’arte intrise di attrazioni culturali, spiagge accoglienti, panorami marini incantevoli, paesaggi lunari sull’Etna, siti archeologici di rilievo, e un’offerta enogastronomica eccezionale e rinomata a livello globale.
Dopo questa breve introduzione, è giunto il momento di esplorare con dettaglio cosa si può ammirare in un itinerario di 7 giorni nella Sicilia orientale. Attrazioni, spiagge e luoghi d’interesse da non lasciarsi sfuggire in nessuna circostanza.
Primo giorno- Taormina
Il nostro viaggio ha origine da Taormina, una città universalmente rinomata per i suoi paesaggi straordinari, le architetture maestose e i monumenti storici che emergono in contrasto con l’azzurro del mare e del cielo. Incastonata su una collina e circondata da scogliere e dall’Etna che fa da sfondo, Taormina ha radici antichissime.
È stata un centro romano, ha sperimentato il dominio musulmano e successivamente è entrata a far parte del Regno di Sicilia. Attualmente, è una meta di turismo internazionale di alto livello grazie ai suoi numerosi monumenti storici e attrazioni culturali.
Tra questi, il più celebre è senza dubbio il teatro greco-romano, il secondo più grande della Sicilia dopo quello di Siracusa. Costruito nel III secolo a.C., oggi rappresenta un esemplare splendido di un teatro all’aperto ben conservato.
Da non perdere è anche il Duomo, risalente al periodo medievale, situato nella piazza omonima. Percorrendo Corso Umberto, si possono ammirare alcuni dei più pregevoli palazzi signorili del centro storico, fino ad arrivare a piazza IX Aprile, un belvedere sul mare dove si ergono la chiesa barocca di San Giuseppe, la Torre dell’Orologio e la Porta di Mezzo, insieme ad altri edifici storici.
In posizione dominante rispetto al centro storico, spicca il Castello di Monte Tauro, che sorge sulle rovine dell’acropoli e regala panorami mozzafiato.
Tra le splendide spiagge di Taormina e dintorni, meritano menzione l’incantevole Isola Bella con il suo distintivo scoglio rivestito di vegetazione, la spiaggia di Mazzarò accessibile dal centro tramite una funivia urbana, la spiaggia di Spisone e, nelle vicinanze, le magnifiche spiagge di Giardini Naxos.
Secondo Giorno- Etna
La seconda tappa del percorso nella Sicilia orientale è riservata all’altissimo vulcano attivo europeo, ovvero l’Etna.
Iniziamo col dire che le strade che conducono alla sua vetta sono annoverate tra le vie panoramiche più spettacolari d’Italia, offrendo affascinanti vedute sul mare e attraversando scenari lunari di straordinaria bellezza. Tale è l’impatto che l’Etna è stato incluso nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità UNESCO.
Nel nostro caso, ci addentreremo nel versante orientale seguendo l’A18 e la SP92 da Taormina. Attraverso boschi, lave solidificate e grotte vulcaniche, prima di immergerci completamente nell’atmosfera dell’Etna, ci troveremo a percorrere le strade dei due paesi ai suoi piedi, Piedimonte e Linguaglossa.
Dopo aver superato lo Chalet Clan dei Ragazzi, raggiungeremo la Terrazza Panoramica di Piano Provenzana, il punto di partenza per intraprendere l’esplorazione dei crateri laterali e delle attrazioni che caratterizzano questa zona.
Terzo giorno- Aci Castello e Acireale
Ritornando lungo la costa e superando Giarre, una tappa che potrebbe meritarne una visita di qualche ora, attraverso la SS14 raggiungiamo una delle località più emblematiche della Sicilia orientale, Acireale.
Posa con grazia lungo la costa ionica centrale, questo comune è un’autentica culla del barocco siciliano, che conferisce il suo carattere al cuore del centro storico. Ma non è solo questo il suo tratto distintivo: Acireale è altresì famosa per il suo vivace Carnevale e le terme.
Il nucleo pulsante del centro storico è Piazza del Duomo, che ospita alcune delle edificazioni storiche principali, come la Chiesa Cattedrale, la Basilica dei Santi Pietro e Paolo, il Palazzo Comunale e il Palazzo Modò.
Proseguendo lungo la SS14, giungiamo ad Aci Castello, toccando la pittoresca frazione di Aci Trezza, che è rimasta nell’immaginario come il contesto del celebre romanzo “I Malavoglia” di Giovanni Verga.
Aci Castello, forse sorta dalle tracce di un’antica e misteriosa città greca, si fregia di un incantevole lungomare che culmina nel Castello di origini normanne, che si erge su uno sperone di roccia affacciato sul mare.
Non da meno sono le chiese barocche da ammirare. Per chi desidera una nuotata, la costa è cinta da scogli neri che si lasciano lambire dalle onde.
Quarto giorno: Catania
Il nostro itinerario nella Sicilia orientale per 7 giorni prosegue con l’esplorazione della meravigliosa Catania, a cui dedichiamo l’intera quarta giornata.
Questa vivace città ha origini antichissime e può vantare una storia millenaria, caratterizzata dall’interazione di diverse culture le cui tracce hanno arricchito il suo patrimonio artistico e architettonico. Insieme ai sette comuni della Val di Noto, Catania fa parte dei siti UNESCO del Patrimonio Mondiale grazie all’evidente presenza del barocco nel suo centro storico.
Tra eredità della cultura classica, opere d’arte medievali e architetture rinascimentali e barocche, c’è un ricco patrimonio da scoprire.
Tra i principali monumenti storici della città, menzioniamo il teatro greco-romano, la magnifica Cattedrale di Sant’Agata, il sontuoso Palazzo degli Elefanti con la sua fontana, il Castello Ursino con il museo civico al suo interno e l’elegante Palazzo Biscari.
E per concludere, una passeggiata lungo via Etnea, considerata il salotto cittadino, dove si affacciano ulteriori palazzi storici.
Quinto giorno- Riserva Naturale Oasi del Simeto
Il quinto giorno è riservato all’esplorazione della natura nella Riserva Naturale dell’Oasi del Simeto, un vasto territorio di 2000 ettari situato a sud di Catania.
Quest’area protetta abbraccia la foce del fiume Simeto, che ospita il bacino più esteso della Sicilia, insieme alla costa della Plaia e a una porzione della piana di Catania.
Seguendo i sentieri, è possibile immergersi nelle zone umide e nella tipica vegetazione fluviale, tra canneti, tamerici e salicornie, habitat di una variegata gamma di uccelli, oltre alle dune costiere.
All’interno dell’Oasi, troviamo i resti della necropoli di Symaethus. Quest’area funeraria prende il nome dal dio del fiume Symaethus, il quale, secondo la mitologia, è fratello della ninfa Symaethide e padre di Acis, un pastore mitologico da cui derivano i nomi dei comuni etnei situati a nord di Catania.
Lungo la foce del fiume Simeto, si possono ammirare le rovine del Castello Duca di Misterbianco, un edificio in stile neogotico.
Sesto giorno-Siracusa e Ortigia
Continuando il nostro percorso, raggiungeremo Siracusa, una delle città più influenti e potenti dell’antichità, capace di competere persino con Atene.
Fu a lungo la capitale della Sicilia e, dopo aver ospitato un avamposto militare spagnolo, il suo centro storico, Ortigia, venne trasformato in un affascinante scenario barocco a seguito del rinnovamento successivo al devastante terremoto del tardo Seicento.
Grazie al suo ricco patrimonio storico, architettonico, artistico e culturale, la città di Siracusa è riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità UNESCO. L’insediamento si estende su Ortigia, l’isola, e sulla terraferma, affacciandosi su uno splendido mare che lambisce una costa bassa ma rocciosa.
La visita a Siracusa riserva una serie di sorprese, poiché la sua lunga storia ha generato straordinarie attrazioni.
Da non perdere il teatro greco e l’ampio complesso del parco archeologico Neapolis, insieme all’Orecchio di Dionisio, una grotta situata in una delle suggestive latomie della città, quella del Paradiso.
E ancora, spiccano il Duomo, perfetto esempio del barocco siciliano, e la moderna Basilica Santuario Madonna delle Lacrime.
A Ortigia, vi aspettano il Tempio di Apollo, il museo Archimede e Leonardo, piazza Archimede con la Fontana di Diana, la Fonte Aretusa con i papiri e il maestoso Castello Maniace.
Quest’ultimo sovrasta la punta di Ortigia e rappresenta un’imponente fortezza risalente al XIII secolo, voluta da Federico II di Svevia, re di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero.
Settimo giorno- Pachino e Marzamemi
Stiamo giungendo al termine del nostro itinerario nella Sicilia orientale, con la visita alla pittoresca località di Marzamemi, un gioiello di piccole dimensioni.
Questo affascinante borgo di pescatori è noto per ospitare una delle più importanti tonnare della Sicilia, che risale al Seicento, quando l’isola era sotto il dominio spagnolo.
Nel corso del Settecento, sono stati edificati il palazzo di Villadorata, la chiesa della Beata Maria Vergine di Monte Carmelo e le caratteristiche casette dei marinai e pescatori. Dietro il centro storico si estendono le saline, mentre lungo tutta la costa si susseguono magnifiche spiagge bagnate da un mare cristallino.
Pachino, rinomato centro per la coltivazione del pomodoro ciliegino IGP, sebbene non si affacci direttamente sul mare, è situato a pochi chilometri dalla costa.
Nonostante la zona sia abitata fin da tempi antichi, come attestano numerosi siti archeologici e grotte, il nucleo urbano di Pachino è relativamente giovane, con la fondazione della città che risale solamente al 1734.
Tra le attrazioni da scoprire vi sono la Chiesa Madre del SS. Crocefisso, costruita nel Settecento, la Torre Xibini risalente al Quattrocento, il Museo del Vino e la vivace piazza Vittorio Emanuele, circondata da numerosi bar e ristoranti.
Nella contrada Vulpiglia si trova la Grotta Corruggi, usata in tempi preistorici come rifugio. Lungo la costa si estendono magnifiche spiagge, tra cui Lido, Cavettone e Morghella.