In Sicilia, nelle ultime 24 ore sono stati dieci i nuovi decessi legati al coronavirus. Rispetto alla giornata di ieri sono nove in più i ricoveri per Coronavirus in regione, a fronte dei complessivi 578 soggetti positivi rilevati oggi dal bollettino diffuso dal ministero della Salute che segnala, anche, oltre 7.700 tamponi processati in tutto il territorio siciliano a testimonianza dell’azione di contact tracing avviata dal Sistema sanitario regionale. Lo comunica la Regione, che definisce significativo il numero dei guariti: 121. Anche gli accessi in terapia intensiva vedono un incremento lieve: sei pazienti in più rispetto alla giornata di ieri.
“La Sicilia e’ stata tra le prime regioni a dotarsi di tamponi rapidi, stiamo acquisendo un milione di tamponi salivari, per gli screening sui territori, caratteristica gia’ adottata nell’ordinanza attraverso il bando dei giorni scorsi abbiamo avuto l’adesione di 3mila professionisti e contiamo di arrivare a quota 4mila, immetteremo professionalità’ che ci consentiranno di aumentare gli screening in ogni territorio.
Nel fine settimana cominceremo quelli nelle isole minori”, dice l’assessore regionale della salute Ruggero Razza. “Oggi ci sono comuni nelle province di PALERMO, Trapani, Agrigento, di Messina che hanno evidenziato un numero crescente di contagi, valuteremo l’impatto epidemiologico e adotteremo delle iniziative in giornata”. “Il criterio di chiusura non puo’ essere soltanto il rapporto contagiati per abitanti – ha spiegato – ma deve essere anche la individuazione dal punto di vista epidemiologico della necessita’ di circoscrivere un focolaio.
Se tanti casi sono gia’ circoscritti in un unico focolaio non serve provvedere a una zona rossa su quel comune ma, va adottata una misura di screening e di ‘contact tracing’. Ogni situazione e’ diversa e dobbiamo dare la giusta risposta ad ogni situazione”. Ma l’assessore ha rilanciato l’appello ai cittadini: “Chiediamo la loro collaborazione.
Rispetto a una settimana fa, vedo che nelle citta’ la mascherina la indossano tutti. I siciliani sono stati bravissimi, quando c’e’ stato l’invito a restare a casa e’ stato raccolto dalla stragrande maggioranza della popolazione, l’invito al rispetto delle regole oggi vale doppio. Non vogliamo chiudere, non vogliamo vedere i commercianti in strada come avvenuto in alcune regioni, vogliamo che i ragazzi vadano a scuola”, ha concluso.
Nelle diverse province siciliane i nuovi casi sono suddivisi così: 173 a Palermo, 154 a Catania, 76 a Agrigento, 58 a Trapani, 43 a Messina, 26 a Caltanissetta, 22 a Siracusa, 15 a Ragusa, 11 a Enna.