Home

Sicilia, fuga di laureati, la ricetta di Midiri: Tasse zero e più servizi


L’Isola sta diventando sempre più distante dalle altre regioni italiane e dalle regioni più sviluppate d’Europa. Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Commissione Europea riguardanti l’istruzione delle popolazioni europee a livello regionale nel 2022, la Sicilia sta subendo un regresso in termini di giovani laureati. Nonostante ciò, si registra una diminuzione dei cosiddetti “Neet”, ovvero dei giovani che non studiano né lavorano, rispetto all’anno precedente, ma questo calo è inferiore alla media nazionale ed europea.

Nel 2021, il 20,1% dei giovani siciliani tra i 25 e i 34 anni aveva un titolo terziario, ma nel 2022 questa percentuale è scesa al di sotto del 20%, precisamente al 19,9%. In Italia, i ragazzi si diplomano a 18 o 19 anni e dovrebbero aver completato il loro percorso universitario entro i 23 anni, con una laurea triennale e una magistrale della durata di due anni. Il dato negativo della Sicilia suggerisce che un numero minore di giovani diplomati si iscrive all’università o che gli iscritti impiegano più tempo per laurearsi.

A livello europeo, la percentuale di giovani laureati è aumentata di oltre mezzo punto, passando dal 41,4% al 42%. Invece, la distanza tra la Sicilia e la media europea è aumentata di quasi un punto percentuale, risultando imbarazzante se confrontata con alcune regioni europee dove la percentuale di laureati supera abbondantemente il 50%.

Vi offriamo l’intervista a Marta Occhipinti di Repubblica Palermo al Rettore Massimo Midiri


A Palermo, settimo mega ateneo d’Italia, il numero di laureati nell’ultimo anno è stato di 7.235, nonostante ciò, l’università del capoluogo ha registrato un tasso di abbandono del 20% delle carriere universitarie tra il primo e il secondo anno, contrariamente alla tendenza nazionale. Unipa ha sfiorato l’1,7 per cento di immatricolazioni, ma è pari al 20 per cento il dato di abbandono delle carriere universitarie tra il primo e il secondo anno.

«Il passo indietro dell’Isola sui giovani laureati è un trend di cui mi sono reso conto ampiamente in un anno e mezzo di mandato», il rettore Massimo Midiri ha ben chiaro che per accompagnare gli oltre 40mila studenti del suo ateneo non bastano offerte formative e borse di studio. «La laurea è una partita che va giocata insieme». E per questo parla di «intervento attivo» per arginare il fenomeno del mancato arrivo alla meta.

Che intende con intervento attivo?

«Non facciamo pagare le tasse a due terzi dei nostri iscritti. La questione economica è fondamentale per assicurare il proseguimento degli studi. C’è però la questione della provenienza scolastica: sono molti gli studenti che giudicano i buchi formativi della carriera pregressa, il principale motivo del fallimento universitario».

Dunque lei legherebbe la riduzione dei laureati in Sicilia più a una scelta di partenza dei giovani. Iscriversi o no all’università?

«Anche, probabilmente il dato al ribasso è esito degli anni di pandemia. Ma spesso chi sceglie un percorso accademico proviene dai licei, negli istituti professionali la situazione è molto diversa».

La dispersione degli iscritti vi preoccupa più degli anni precedenti?

«No, manteniamo un 60 per cento di studenti in corso. Ma è vero che dopo la pandemia, l’università ha dovuto adottare delle strategie nuove. Abbiamo rafforzato il servizio di consulenza psicologica e attiveremo un servizio specifico di counseling per il proseguimento degli studi, che verrà potenziato con personale amministrativo e specializzato».

Il fenomeno dell’abbandono delle carriere si lega al disagio giovanile e alla questione suicidi tra gli studenti. Proprio Palermo ne ha avuto uno lo scorso febbraio, dopo i casi a Milano e Napoli. Come state affrontando l’emergenza?

«Ci scontriamo con la vergogna dei ragazzi nel chiedere aiuto psicologico. Abbiamo attivato un servizio di segnalazioni anonime e la nostra prorettrice all’Inclusione e Pari opportunità ha allertato tutti i dipartimenti per trovare una persona di riferimento che possa fare da filtro per ogni facoltà. Facciamo del nostro meglio, sta ai  ragazzi fidarsi di noi».

Il timore della carriera universitaria inficia spesso sulla libertà di denuncia dinanzi a casi di violenza di genere. Anche su questo l’ateneo si apre al confronto?

«Sì. Non c’è tolleranza verso qualsiasi forma di violenza. Il Senato accademico si è espresso con una sospensione di 5 mesi per il dottorando di Economia, autore della lista hot delle colleghe. E inoltre credo si sia creata una cultura dell’attenzione sul tema».

La Sicilia ha un altro triste primato: seconda decrescita più alta d’Italia. A fronte delle nuove nascite, la popolazione diminuisce causa cervelli in fuga. Colpa anche dell’università?

«L’ateneo deve attrarre professionalità e indirizzarle al mondo del lavoro. A questo servono le borse di dottorato industriali, che abbiamo incrementato negli ultimi anni. Ma l’Italia non può ancora competere con il resto d’Europa, anche per la poca attrattività che le borse di ricerca presentano rispetto al mondo del lavoro, soprattutto in ambiente scientifico. Le borse di dottorato non garantiscono ancora una ricerca adeguata ai nostri studenti».

L’Università di Palermo aspira però a standard europei. Dovrebbe partire da strutture e servizi. A che punto siamo?

«Via Archirafi diventerà un mini campus, speriamo entro un anno. Lì sperimenteremo un sistema di videosorveglianza con intelligenza artificiale. Costruiremo poi un campo di basket e due di padel dentro viale delle Scienze e in seguito al dissequestro, chiesto dal Comune, per il parco Cassarà, costruiremo a nostre spese la strada di collegamento tra il Centro universitario sportivo e viale delle Scienze. Quanto all’implemento di aree studio e residenze, stiamo interloquendo col demanio per ottenere la concessione delle caserme cittadine e a breve assegneremo la gara di 17milioni di euro per il grande intervento alla casa Martorana».

MENSA UNIVERSITARIA: nuovo servizio Whatsapp STUDENTI. Invia la recensione del cibo.

UNIPA, presentiamo l’associazione “VIVERE ATENEO”

CONCORSO UNIVERSITA’ di PALERMO: BANDO per tecnologo, come candidarsi.

Condividi

Post correlati

A proposito dell'autore

Younipa è l'autore generico utilizzato per le comunicazioni di servizio, i post generici e la moderazione dei commenti.