Mentre tutti gli studenti d’Italia si preparano al rientro in classe, la situazione appare ancora incerta per gli studenti delle scuole superiori della Sicilia. Ad opporsi, i dirigenti scolastici: “Aule troppo piccole“.
Il governo, venerdì pomeriggio, ha annunciato il ritorno in classe per tutti dal 26 aprile. Le scuole superiori, in zona rossa ritornerebbero in presenza al 50-75%, mentre in zona arancione al 100%. Tutte tranne quelle dell’Isola. I presidi degli istituti superiori siciliani, infatti, frenano l’iniziativa dell’esecutivo. Il motivo? La disponibilità di poche aule e troppo piccole, non in grado di poter garantire il distanziamento di un metro.
Maurizio Franzò, il presidente regionale dell’Associazione nazionale dei dirigenti scolastici, dichiara: “Per ammettere il 100% degli studenti in aula, dovrebbe saltare il distanziamento di un metro, altrimenti non sarebbe possibile mantenere le due cose: 100% di studenti in presenza e distanza di un metro tra l’uno e l’altro”. Un concetto che, secondo Franzò, varrebbe anche in tema di trasporti: “nessun distanziamento o incremento delle corse“.
Il programma del governo suscita perplessità in molti dirigenti scolastici dell’Isola. La preside dell’istituto superiore Duca degli Abruzzi di Palermo, Claudia Corselli, spiega: “Pur avendo la dotazione totale di banchi monoposto, non è stato possibile incrementare il numero delle aule. Di conseguenza rimane il problema del rispetto dei parametri di grandezza delle aule secondo le regole di distanziamento. Questo significa che, se non verranno concesse delle deroghe al distanziamento, non potremo far tornare gli studenti alla frequenza in presenza al 100 per cento”. Esprime i suoi dubbi anche il preside dell’istituto alberghiero Pietro Piazza, Vito Pecoraro: “Dovrebbero cambiare totalmente le regole, ma non credo proprio che sarà così. Veniamo dalla zona rossa, quindi dalla non frequenza: come potranno pretendere il 100 per cento? Mi pare davvero azzardato”. Fonte la Repubblica.
La maggior parte delle scuole superiori della Sicilia, oggi svolge lezioni in presenza per una percentuale che oscilla fra il 50-75% degli studenti. Il restante 25%, a turno, segue le lezioni da casa. Probabile che le regole rimangano le stesse. Tuttavia, bisognerà aspettare maggiori direttivi dal ministero, soprattutto riguardo le regole del distanziamento. Intanto, l’Assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, cercherà di trovare delle soluzioni, insieme ai presidi, così da consentire il rientro in classe per tutti. Vedremo nei prossimi giorni se riuscirà nell’impresa.
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