Scuola per Giovani Pastori: In un mondo che corre velocemente verso il futuro, c’è chi sceglie di rallentare il passo, riscoprendo mestieri antichi che raccontano storie di terra, tradizione, e di un legame indissolubile con la natura.
In Sicilia, sulle affascinanti Madonie, sta per prendere vita un progetto che sembra contraddire l’epoca digitale: la Scuola Giovani Pastori, un’iniziativa gratuita che promette di formare la nuova generazione di pastori e casari, mestieri che sembravano destinati all’oblio.
Questo progetto nasce dalla sinergia tra il Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea) e l’associazione Riabitare l’Italia, con l’obiettivo di offrire una formazione completa, sia teorica che pratica, sui segreti dell’allevamento e del pascolo in aree montane, della caseificazione, e della trasformazione delle materie prime. Un viaggio formativo che si svolgerà a maggio, nelle sale ristrutturate dell’ex convento dei Padri Riformati a Petralia Sottana, cuore pulsante delle Madonie e area pilota della Strategia nazionale per le aree interne.
Come funziona la scuola per Giovani Pastori
La scuola rappresenta una vera e propria svolta per i giovani che sognano di vivere e lavorare in armonia con la natura, offrendo loro gli strumenti per comprendere e affrontare le sfide contemporanee, come i cambiamenti climatici e l’urbanizzazione, senza rinunciare alla preziosa eredità culturale dei loro antenati. Le aree interne, spesso dimenticate o trascurate, si rivelano così terreno fertile per iniziative di resilienza e rinnovamento, capaci di invertire la tendenza allo spopolamento.
La scuola si rivolge a disoccupati e occupati, senza limitazioni di provenienza o occupazione precedente, ma con un occhio di riguardo per i giovani e per coloro che sono intenzionati a investire nel territorio delle Madonie. I candidati selezionati, attraverso un percorso di 96 ore – suddiviso tra lezioni online e attività pratiche in loco – avranno l’opportunità di immergersi completamente nel mondo della pastorizia, dalla gestione dei pascoli al rapporto con gli animali selvatici, dal controllo qualità alle normative Haccp.
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Inoltre, il progetto non si limita alla formazione individuale, ma prevede la creazione di una rete territoriale, offrendo ai partecipanti la possibilità di confrontarsi con allevatori, associazioni, agenzie di sviluppo e altri attori chiave del settore. La scuola punta così a diventare un punto di riferimento per chi desidera intraprendere un percorso professionale nel settore agricolo-pastorale, rafforzando l’identità e l’economia delle aree interne.
Come partecipare alla Scuola per Giovani Pastori
Le candidature sono aperte fino al 29 marzo, e l’avventura inizierà ufficialmente il 13 maggio, concludendosi il 24 dello stesso mese. Un’occasione unica, che verrà inaugurata con la partecipazione al Festival della Pastorizia, dal 10 al 12 maggio, dove studenti, istituzioni e studiosi si incontreranno per riflettere sul futuro della pastorizia nelle Madonie.
In un’epoca in cui sembra che tutto debba essere rapido e tecnologico, la Scuola Giovani Pastori ci ricorda che il futuro può anche essere costruito riscoprendo e valorizzando le nostre radici più profonde. Un’opportunità per i giovani di tornare alla terra, apprendendo un mestiere antico che si rinnova, capace di offrire non solo un’occupazione, ma un vero e proprio stile di vita, in armonia con la natura e le comunità locali.
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