I candidati siciliani risultati idonei al Concorso nazionale indetto dall’Ispettorato del Lavoro, non potranno lavorare nell’Isola. La colpa sarebbe del nostro Statuto. Secondo le normative contenute in quest’ultimo, infatti, la Regione, essendo a Statuto speciale, non può attingere dalle graduatorie nazionali.
Da una parte la grave carenza di Ispettori del lavoro, dall’altra la beffa dello Statuto regionale. Centinaia di candidati siciliani risultati idonei, competenti e pronti ad esser immediatamente immessi in servizio e che invece sono costretti a restare “al palo” per colpa di un pasticcio normativo. La graduatoria è stata stilata dall’Inl, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, e la Regione non vi può attingere in quanto regione a Statuto Speciale.
La normativa dello Statuto
L’articolo 17 dello Statuto siciliano prevede espressamente che sia il parlamento regionale ad avere competenza normative in materia di rapporti di lavoro, previdenza ed assistenza sociale. Dunque, ad oggi non è possibile attingere in alcun modo alle graduatorie nazionali dell’Inl.
“La grave carenza di ispettori nell’organico dell’Ispettorato della Regione Sicilia – spiega Bruno Giordano, direttore dell’Inl – non è in alcun modo riconducibile all’Ispettorato nazionale del Lavoro. In ragione dell’art. 17 dello Statuto siciliano, infatti, è l’Assemblea regionale l’organo competente ad emanare leggi, anche relative all’organizzazione dei servizi, in materia di rapporti di lavoro, previdenza ed assistenza sociale. Di conseguenza, anche in relazione alla questione dei candidati risultati idonei nei concorsi in atto per le assunzioni presso Inl, occorre precisare che, senza un’apposita variazione normativa, non è consentita la destinazione dei neo-assunti presso gli uffici dell’Ispettorato della Regione Sicilia“.
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Siciliani Ispettori del lavoro: “Cercare una soluzione”
Il sindacato ha chiesto un incontro all’assessore regionale al lavoro, Antonio Scavone, per cercare una soluzione a un problema più volte da sollevato: “La Regione cerchi un accordo col governo nazionale. Soprattutto ora che sono in arrivo i finanziamenti del Pnrr potere garantire i controlli sull’applicazione delle norme sulla sicurezza e per la lotta al sommerso, al lavoro nero e a ogni forma di irregolarità è fondamentale e occorre mettere la Sicilia nelle condizioni di poterlo fare!”.