Nasce in Sicilia il comitato “Perché Studio?!”.
La spinta proviene dalla pubblicazione del bando di concorso per la selezione di 23 Assistenti Parlamentari per l’ARS.
Il comitato contesta la scelta dei requisiti di accesso al concorso. Nello specifico il fatto che il bando sia aperto a tutti i cittadini maggiorenni, che abbiano ottenuto ottimo o la votazione di 10/10 alle scuole medie.
Perchè nasce il comitato
I componenti vogliono sottolineare la poca considerazione che l’ARS dimostra di avere per i giovani che ogni giorno fanno sacrifici per istruirsi.
“Forse l’ARS non lo sa- dicono i componenti- ma siamo la penultima regione italiana per grado di scolarizzazione. E mettere sullo stesso piano chi ha investito tempo, dedizione, soldi e sacrificio, al resto del mondo nell’unico concorso pubblico indetto nell’isola dopo tanti anni è inaccettabile”.
“Perché studio?! è un comitato spontaneo, autonomo e trasversale – dicono i ragazzi promotori. “Siamo un gruppo di giovani siciliani convinti che il Diritto allo Studio debba tornare ad essere interesse primario della Governance della nostra regione. I giovanni hanno il diritto di affidarsi
alle proprie istituzioni perché tutelino l’impegno e la dedizione profusi per formarsi nel nostro territorio”.
Le richieste del comitato
“Noi non crediamo – continuano – che l’opportunità di partecipare alla selezione per un impiego pubblico in un’istituzione così prestigiosa non vada limitata al titolo di studio, che a volte non corrisponde al valore o alle competenze dei partecipanti; tuttavia siamo convinti che in questi
ruoli occorra la massima attenzione e la capacità di risoluzione di problemi complessi, che vanno oltre il bagaglio di conoscenze trasversali utili alla semplice partecipazione al concorso.”
La richiesta del Comitato è che il Bando di Concorso in oggetto venga ritirato immediatamente, e ripubblicato con criteri di selezione che siano realmente oggettivi. In cui concorrano soggetti che abbiano non soltanto la possibilità di accesso in partenza, ma che abbiamo anche la stessa probabilità potenziale di cum correre all’ottenimento del posto di lavoro.
Valorizzare l’istruzione!
Tutto ciò affinché le Istituzioni attivino processi di valorizzazione dell’istruzione e della formazione professionale dei giovani siciliani, come previsto dalla Carta Costituzionale, e che si torni a considerare il Diritto allo Studio e l’affidamento dei giovani cittadini alle Istituzioni come una
priorità assoluta, a tutela dell’impegno, anche economico, profuso nello studio e nella costruzione di una formazione di alto livello, che assicuri un futuro più certo e migliore della nostra terra.
Ed infine, nel comunicato stampa della loro costituzione si rivolgono ai Presidenti Nello Musumeci e Gianfranco Miccichè con questo interrogativo: “ma noi, perché studiamo?!”.