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SICILIA | Un paradiso mediterraneo immerso in scenari unici: ecco dove si trova questa incantevole riserva

Scopri un vero paradiso mediterraneo della Sicilia, dove si trova la riserva naturale incastonata in scenari mozzafiato che uniscono storia e natura in un affascinante abbraccio tra terra e mare.

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Sicilia- fonte: Regione Siciliana

La riserva naturale si estende su 68 ettari nell’area tra i pittoreschi villaggi di Ganzirri e Punta Faro, nel comune di Messina. Questo gioiello è incastonato in uno degli scenari più affascinanti del Mediterraneo, posizionato sulla punta nord-orientale della Sicilia e quindi prospiciente lo Stretto di Messina. La zona è vicina ai luoghi che furono teatro delle leggende di Scilla e Cariddi, figure mitiche del mare.

Geografia e Formazioni Lagunari

La riserva è dominata da due corpi idrici principali: il Lago di Ganzirri, conosciuto anche come Pantano Grande, e il Lago Faro, o Pantano Piccolo. Il Lago di Ganzirri ha una forma allungata, simile a un otto, e si collega al Lago Faro tramite canali che regolano l’afflusso di acqua marina per mantenere l’ossigenazione delle acque. Un tempo, il lago si unì a un altro bacino, il Madonna di Trapani, e vicino vi era anche il Margi, ora bonificato.

Il Lago Faro, quasi circolare, si trova a nord del Ganzirri. Ha caratteristiche più marittime, evidenziate dalla presenza di idrogeno solforato e da un’abbondanza di microorganismi che metabolizzano i derivati dello zolfo. Il nome “Faro” potrebbe derivare dalla parola greca “pòros” (passaggio), riferendosi al tratto di mare che divide la costa messinese da quella calabra. Il lago comunica con il mare attraverso il Canale Faro e il Canale degli Inglesi. Ganzirri e Faro sono stati riconosciuti come beni di interesse etno-antropologico per le tradizionali attività di molluschicultura ancora praticate oggi.

Avvistamenti Faunistici nella Riserva di Capo Peloro in Sicilia

La riserva è uno dei principali corridoi di migrazione aviarie a livello mondiale. Qui si possono osservare quasi tutte le specie di rapaci, inclusi esemplari rari come l’Albanella pallida, la Poiana Codabianca e delle steppe, il Falco della regina, il Lanario e il Capovaccaio. Durante la primavera, tra 20.000 e 22.000 rapaci attraversano la riserva, con picchi di 33.000 in una stagione e fino a 9.500 in un solo giorno.

Lo Stretto di Messina è anche un crocevia vitale per diverse specie marine, tra cui grandi pelagici come il Tonno, l’Alalunga, la Palamita, l’Aguglia imperiale e il Pescespada, che può essere catturato con tecniche uniche utilizzando le “passerelle” o “feluche”. I “refoli”, vortici generati dalla corrente dello Stretto, sono legati alla leggenda di Cariddi, la ninfa trasformata in mostro marino. Inoltre, il passaggio dello Stretto è essenziale per le migrazioni di cetacei, inclusi delfini, Capodogli e Balenottere che si riproducono nelle Eolie. Tra i predatori marini, è notabile la presenza dello Squalo Bianco.

Flora e Biodiversità Costiera della Riserva

La flora è ricca e variegata, con una vegetazione spontanea che include Papiri, Palme, Oleandri, Canne, Pini marittimi, Eucalipti e Cipressi. I laghi ospitano diverse alghe galleggianti, formando uno strato così denso che permette ai gabbiani di posarsi senza affondare. Le spiagge, specialmente quelle vicino al Pilone (un punto di interesse turistico simile a una mini Torre Eiffel), sono ricche di biodiversità, tanto nella flora quanto nella fauna.

Questo affascinante viaggio attraverso la riserva naturale tra Ganzirri e Punta Faro rivela un mondo di meraviglie naturali, perfetto per chi è appassionato di natura, storia e avventure marine. Un viaggio in questa parte del Mediterraneo è un’esperienza indimenticabile che connette i visitatori con la storia, la biodiversità e le tradizioni culturali di questa regione unica.

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