La sindrome di Brugada costituisce una patologia cardiaca che predispone al rischio di aritmie ventricolari maligne in pazienti spesso di giovane età e con un cuore strutturalmente sano.
Essa è responsabile di almeno il 4% di tutte le morti cardiache improvvise, di almeno il 20% delle morti cardiache improvvise in pazienti senza cardiopatie strutturali ed è la principale causa di morte cardiaca nei soggetti di età inferiore ai 40 anni. La prevalenza globale della sindrome varia da 5 a 20 casi ogni 10.000 abitanti e risulta maggiormente diffusa sopratutto nei Paesi asiatici.
Per quanto ad oggi conosciuto, la trasmissione genetica della sindrome di Brugada avviene tramite meccanismo autosomico dominante e circa diciotto geni sono stati associati alla sindrome. Fino ad ora le anomalie genetiche risultano riscontrabili soltanto nel 30-50% dei pazienti.
Il Dott. Gregory Dendramis, nella foto, laureatosi nel 2010 presso l’Università degli studi di Palermo in Medicina e Chirurgia e attualmente all’ultimo anno di specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, ha recentemente pubblicato un interessante libro aggiornato sulla Sindrome di Brugada dal titolo: “Brugada Syndrome: Diagnosis, Clinical Manifestations, Risk Stratification and Treatment”.
Di notevole prestigio è la sua collaborazione con due massimi esperti mondiali in tema di sindrome di Brugada, il Prof. Pedro Brugada, Direttore della Divisione Cardiovascolare dell’Università di Bruxelles e scopritore della sindrome, e il Prof. Charles Antzelevitch, Direttore del Cardiovascular Research Program al Lankenau Institute for Medical Research, Wynnewood, Pennsylvania, USA e Professore di farmacologia presso la SUNY Upstate Medical University di Syracuse, New York, USA.
Conoscere questa patologia è fondamentale per ridurre sempre più in futuro gli episodi di morte cardiaca improvvisa causati da questa sindrome e che possono essere evitati con una corretta diagnosi e con l’impianto di un defibrillatore cardiaco impiantabile.
complimenti all’ennesima “dimenticanza” delle scoperte italiane!