Il CGA- Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Siciliana, attiverà 3 tirocini di alta formazione e di addestramento professionale all’interno del CGA, grazie a risorse del Fondo sociale europeo, della programmazione 2014-2020 del PO FSE Sicilia.
I fondi a disposizione per tirocini e borse
I fondi, pari a un totale di 36mila euro a valere sull’asse 3 – Istruzione e formazione, obiettivo specifico 10.5-, saranno erogati attraverso 3 borse di studio assegnate dall’avviso 39/2020 dell’Assessorato regionale Istruzione e formazione professionale.
Le borse di studio saranno destinate a giovani laureati in giurisprudenza che saranno impegnati in un percorso di formazione teorico-pratica della durata di 18 mesi.
L’iniziativa si inserisce tra le azioni a supporto dell’efficienza e della qualità del sistema giudiziario siciliano promosse dalla Regione Siciliana nell’ambito dell’attuale programmazione. Il buon funzionamento del sistema giudiziario costituisce un prerequisito fondamentale su cui lo Stato italiano e, di conseguenza la Regione Siciliana, basa le proprie politiche di crescita e stabilità sociale.
Le azioni del Fondo sociale europeo Sicilia hanno già avviato, in passato, una collaborazione con il CGA attraverso l’Avviso 15\2017. E proprio a seguito dell’esperienza positiva maturata in occasione del precedente Avviso, gli uffici regionali hanno deciso di riproporre l’iniziativa attraverso questo nuovo bando.
Le dichiarazioni di Lagalla
Roberto Lagalla, assessore regionale all’istruzione e formazione professionale plaude all’iniziativa ha dichiarato: “Nell’ambito delle attività di collaborazione istituzionale previste dal Fondo sociale europeo, ancora una volta si è provveduto ad attivare una convenzione con il Consiglio di giustizia amministrativo della Regione Siciliana. L’obiettivo è l’erogazione di alcune borse di studio destinate a laureati meritevoli. I tirocini si svolgeranno, grazie alle risorse messe a disposizione dal FSE. Si tratta di un’opportunità per i giovani, di un’occasione di arricchimento e di vivacità per lo stesso Consiglio: si tratta di una buona prassi che ancora una volta ci è consentito dall’uso del FSE“.