No, non sono “solo complimenti”. Non è “colpa tua che ti sei vestita così”. No, non “dovresti solo fregartene”. Factanza, la media company con più di 120 mila seguaci su Instagram, lancia un nuovo progetto per denunciare il fenomeno del catcalling.
“Sono solo complimenti”: il video contro il catcalling
Si continua a parlare di catcalling, le molestie sessuali verbali che non dovrebbero mai essere normalizzate. A raccogliere le testimonianze delle vittime, in rappresentanza del 79% delle donne che l’hanno subito, un video di denuncia, illustrato da collettivokalicojack in collaborazione con Factanza.
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“Sono solo complimenti”: le storie
Il progetto dal titolo “Sono solo complimenti” raccoglie le voci della community social su un fenomeno ancora troppo comune, sintomo di una mentalità che deve essere sradicata e combattuta: il catcalling. “Il progetto nasce dall’esigenza di raccontare episodi di molestie, verbali e non, e abusi di vario genere che costellano la vita delle donne e che troppo spesso vengono normalizzati, in quanto scambiati per innocenti e lusinghiere espressioni di apprezzamento”, questa la descrizione del video nelle stories di Factanza. Amiche, parenti, conoscenti, tutte noi conosciamo qualcuno che ricorda almeno un episodio di catcalling più o meno grave, rimasto impresso nella memoria.
Non “Sono solo complimenti”
Il catcalling è un vero e proprio atto di prepotenza al quale reagire risulta spesso difficile se non impossibile. Non sono complimenti, ma situazioni che creano disagio, fino a diventare dei traumi difficili da superare. Non è un complimento a condizionare le vite di chi subisce il catcalling, a travolgere i suoi abituali atteggiamenti o il suo modo di vestire. “Si tratta dell’espressione di un sistema che normalizza la prepotenza di un sesso nei confronti dell’altro, e che non permette un giusto riconoscimento delle violenze legate alla sfera sessuale in quanto tali”.