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Spostamenti tra regioni: tutte le regole per congiunti e amici


Quando si potrà andare in un’altra regione per trovare amici e congiunti? E per quali motivi? Ecco regole in vigore sugli spostamenti interregionali e le misure in arrivo dal 16 gennaio.

Spostamenti tra regioni in bilico, anche in zona gialla. Queste sembrerebbero essere le anticipazioni del nuovo DPCM che entrerà in vigore il 16 gennaio 2021. Infatti il ministro della Salute Roberto Speranza ha ribadito che:

“Le misure restrittive funzionano e con molta probabilità resterà il divieto di spostamento tra regioni.”

Al momento – quindi fino al 15 gennaio compreso – gli spostamenti interregionali sono vietati se non per motivi di lavoro, salute e necessità (da dichiarare nel modulo di autocertificazione), ed è sempre consentito il rientro al domicilio/residenza.

Vediamo, nel dettaglio, come funzionano gli spostamenti tra regioni, regole in vigore e sanzioni.

Spostamenti tra regioni fino al 15 gennaio

Fino a venerdì 15 gennaio sono vietati gli spostamenti tra regioni, a prescindere dal colore della zona, se non per comprovati motivi di salute, lavoro e casi di necessità e urgenza. I trasgressori rischiano multe salate da 400 a 1.000 euro.

Non si può uscire dalla regione per raggiungere la seconda casa e nemmeno per andare a trovare parenti, amici e congiunti non conviventi. Ciò vale sia nelle regioni che fanno parte della zona arancione che in quelle dove vige la zona gialla rafforzata.

Invece il rientro al luogo di domicilio residenza o abitazione fuori regione è sempre consentito.

Spostamenti tra regioni nel prossimo DPCM: vietati anche in zona gialla

Chi pensava che con il prossimo DPCM la situazione potesse cambiare, purtroppo rimarrà deluso. Stando alle indiscrezioni sulle misure del decreto in arrivo, pare che il governo voglia prolungare il divieto di andare in altre regioni, anche nelle zone classificate gialle.

Su questa ipotesi, governo e regioni si confronteranno nella giornata di lunedì, ma la posizione di Speranza sembrerebbe irreversibile.

Inoltre potrebbero essere confermati parametri più severi per far scattare la zona rossa in via automatica nelle regioni con un’incidenza settimanale del contagio che supera i 250 casi ogni 100mila abitanti, e per il momento sarebbe a rischio la Lombardia.

Gli spostamenti tra regioni resterebbero consentiti soltanto se motivati da ragioni di lavoro, salute e necessità con autocertificazione.

Weekend in zona arancione?

Tra le ipotesi sul tavolo c’è anche quella di imporre le regole della zona arancione di sabato e domenica, così da evitare gli spostamenti non giustificati fuori dal comune.

Tuttavia – almeno per ora – sembra che questa proposta sia stata scartata dai vertici di governo, ma potrebbe essere “ripescata” dopo l’incontro odierno.

Ordinanze locali

Il contenuto del prossimo DPCM sarà reso noto (verosimilmente) tra giovedì e venerdì prossimo, ma le autorità hanno anticipato la linea del rigore. A questo si aggiunge che ai governatori delle regioni è lasciata la libertà di prevedere, dove ritengono opportuno, misure più severe rispetto a quelle nazionali.

Quindi, anche se il governo non dovesse vietare gli spostamenti tra regioni, questi potrebbero essere limitati dalle ordinanze dei presidenti di regione.

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