«Se continui a dire bugie ti allunga il naso come quello quello di Pinocchio»: chiunque, da piccino, almeno una volta ha sentito pronunciare la fatidica frase dalla bocca di mamme e nonne stanche di scherzi e marachelle. Dalla favola del burattino a cui le menzogne fanno crescere il naso, adesso, si passa alla realtà scientifica.
In fondo siamo tutti un po’ come il piccolo Pinocchio di Collodi: quando diciamo una bugia il nostro naso potrebbe tradirci da un momento all’altro. Non sorridete è proprio così: certo, l’allarme menzogna, nella realtà, non scatta perché il nostro nasino si trasforma in un lunghissimo ramo ma semplicemente perché quando mentiamo la punta diventa più calda.
Ad affermarlo è stato un gruppo di ricercatori dell’Università di Granada secondo i quali, quando siamo stressati, l’estremità del nostro naso sale di temperatura.
Responsabile di questo effetto è una parte di corteccia cerebrale chiamata insula, che fa parte del cosiddetto “circuito della ricompensa”. Secondo gli esperti l’insula sarebbe implicata nel controllo e nella regolazione della temperatura corporea e si attiverebbe solo quando esprimiamo sentimenti veri, reali.
Quanto più l’insula è in attività, tanto più autentici saranno i sentimenti espressi da una persona, minore sarà la variazione di temperatura.
Ovviamente vale anche il contrario: quando esprimiamo sentimenti fasulli, mentendo, l’insula sarà poco attiva e la variazione di temperatura più consistente.
Ecco perché il naso va “a fuoco” se diciamo una bugia.
Ma una domanda sorge spontanea…quale scusa useremo per toccare il naso alle persone quando abbiamo il sospetto che ci stiano raccontando una bugia?