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Stipendio e felicità: quanto si deve guadagnare per sentirsi davvero felici?


Ci siamo domandati quanto dovrebbe essere lo stipendio per essere felici e uno studio del sito britannico Raisin UK ci viene in aiuto per trovare una risposta.

In pratica, gli esperti del sito hanno calcolato gli stipendi medi dei 20 Paesi più felici al mondo, per capire se c’è un livello minimo che può considerarsi “la base” della felicità.

Perché se è vero che stati d’animo, sentimenti ed emozioni non si possono quantificare, sicuramente una certa disponibilità economica semplifica di molto la vita di tutti i giorni, lasciandoci liberi e sereni di pensare ad altro.

Quale stipendio per vivere bene

A onor del vero, non è il primo studio disponibile al riguardo. La domanda è sempre centrale in molti dibattiti, tanto da arrivare a pensare se non sia utile istituire per legge un salario minimo, così da creare maggiore stabilità nel mondo del lavoro e dell’economia in genere.

Partiamo ad esempio dalla Purdue University negli Stati Uniti, che nel 2020 ha pubblicato i risultati di un’interessante ricerca.

Stando agli standard americani, per vivere felici bisognerebbe guadagnare tra i 49.000 e i 61.200 euro all’anno, ossia ottenere uno stipendio compreso tra i 4.000 e i 5.000 euro al mese.

Lo studio ha riguardato persone provenienti da 164 Paesi, che hanno risposto all’intervista considerando esigenze da soddisfare economicamente, aspettative e tenore di vita.

Ma un aspetto ancora più interessante è che, se si sale con i guadagni, paradossalmente la felicità non aumenta, bensì arriva a punto critico e inizia a cadere in picchiata.

Questo limite verso l’altro è confermato anche da un’altra ricerca, questa volta proveniente dall’Università di San Diego, che fissa a 75.000 dollari all’anno, la soglia massima da non superare per non subire un’inversione di rotta e quindi perdere la felicità per altri motivi.

Quanto guadagnare per essere felici

C’è però un altro aspetto da prendere in considerazione e riguarda sì la cifra guadagnata ma anche il Paese in cui si vive. Motivo per cui interviene lo studio di Raisin Uk per cercare di fornire una risposta più precisa e accurata.

Il sito dunque ha preso in considerazione 20 Paesi tra i più felici del mondo (in base al cosiddetto indice di felicità), andando poi a scoprire quale sia lo stipendio medio dei lavoratori che lo abitano.

I 20 Paesi esaminati sono:

Lussemburgo Irlanda Singapore Svizzera Stati Uniti Islanda Israele Danimarca Olanda Svezia Australia Austria Germania Canada Finlandia Belgio Regno Unito Francia Nuova Zelanda Italia.

Ebbene, i risultati (i dati sono del 2020) danno come stipendio medio per essere felici quello di 70.000 euro all’anno, pari a 5.800 euro circa al mese.

Tanto per avere un’idea, lo stipendio medio in Lussemburgo è di 100 mila euro, all’anno. E l’Italia? Si classifica all’ultimo posto, con una media di 30 mila euro all’anno di retribuzione.

Queste informazioni, per quanto già datate, servono comunque per avere una panoramica di quella che è la situazione mondiale riguardante il livello dello stipendio e il grado di felicità degli abitanti di un determinato Paese.

Oggi, la classifica dei Paesi più felici al mondo è stata aggiornata e vede in testa i Paesi scandinavi, anche se si prende in considerazione una molteplicità di fattori, che non riguarda solo la retribuzione media percepita.

Non conta solo lo stipendio per essere felici: ecco il segreto

È evidente che, in questo articolo, ci siamo soffermati sul fattore economico, per capire se c’è una correlazione tra quanto guadagnano le persone e il loro livello di felicità nel quotidiano.

Va da sé che dovremmo dare tutti per scontato che sia invece la salute, personale e dei propri cari, il perno attorno al quale dovrebbe ruotare la nostra serenità nell’affrontare la vita di tutti i giorni.

E soprattutto, imparare ad apprezzare quando c’è e va tutto bene, prendendocene cura e non dandola mai per scontata.

Al di là di queste considerazioni, ci sono però altri aspetti che possono fare la differenza tra una persona felice e una che non lo è, non riguardando né il denaro né lo stato di salute.

Si tratta della qualità della propria vita sociale.

E questo perché, stando ai dati raccolti da un’altra ricerca, a cura di Revolut, realizzato a febbraio 2023, chi guadagna bene ed è in salute comunque non è scontato che sia felice.

E, al contrario, chi ha problemi di salute e uno stipendio basso, comunque riuscirebbe a essere felice, grazie a questo “ingrediente” determinante per il proprio benessere.

Stando al sondaggio, realizzato in occasione del 20 marzo, Giornata mondiale della felicità, agli italiani bastano 1.000 euro al mese per vivere bene (in alcune città e all’interno di un nucleo familiare).

L’importante è spendere quel poco che si ha per coltivare relazioni e stare in compagnia. Tra le voci di spesa preferite dagli italiani infatti ci sono i viaggi e le cene/pranzi fuori casa.

Ma fanno bene all’anima anche concerti, spettacoli, musei e teatri, cinema e shopping, magari con i propri figli.

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