15 Aprile 2025

STOP AI BONIFICI | Scatta la nuova regola: da domani cambia tutto, il conto in banca non serve più

Una nuova decisione internazionale rivoluziona il sistema dei bonifici: ecco cosa succede ai bonifici e perché il tuo conto potrebbe non bastare più.

Bonifici
Bonifici – Fonte:Redazinoe web

I bonifici bancari, da tempo uno dei metodi di pagamento più utilizzati in Italia, rischiano di subire un duro colpo. Sempre più diffusi grazie alla graduale scomparsa del denaro contante, questi strumenti sono ormai parte integrante della quotidianità economica di milioni di cittadini, giovani e adulti.

Nelle ultime ore, però, una notizia ha fatto tremare il mondo della finanza internazionale: SWIFT ha annunciato una decisione che potrebbe cambiare radicalmente il sistema dei pagamenti tra istituti bancari. Per chi non lo sapesse, SWIFT è il network globale che permette alle banche di scambiarsi informazioni e dati in modo rapido e sicuro.


Cosa cambia per le banche (e per noi)?

Secondo il comunicato diramato recentemente, alcune banche non potranno più accedere alla piattaforma SWIFT. Ciò significa che non sarà più possibile effettuare transazioni come i bonifici attraverso queste banche, generando potenziali blocchi nei pagamenti tra privati, aziende e istituzioni.

La decisione ha suscitato grande preoccupazione, perché coinvolge direttamente le ultime banche nordcoreane ancora abilitate al sistema. Fino ad ora, queste istituzioni erano considerate compatibili con gli standard richiesti, ma qualcosa è cambiato.

Le motivazioni dietro questa scelta

SWIFT ha deciso di interrompere la collaborazione con le banche nordcoreane a causa delle continue preoccupazioni internazionali legate allo sviluppo del programma nucleare da parte del Paese. La Corea del Nord, già esclusa dal sistema bancario globale nel 2017, adesso viene tagliata fuori in modo definitivo.

Nonostante il comunicato non fornisca dettagli precisi sulle ragioni tecniche o sulle eventuali pressioni politiche ricevute, gli analisti ritengono che questa mossa possa rappresentare una nuova strategia di pressione diplomatica da parte della comunità internazionale.

Un segnale forte che potrebbe avere conseguenze

Ciò che colpisce maggiormente è che questa esclusione riguarda istituti che non risultavano soggetti a sanzioni europee. Questo rende la scelta ancora più inusuale e significativa. Basti pensare che, nel caso dell’Iran, ci vollero anni di negoziati e un pacchetto di sanzioni specifiche da parte dell’UE per portare all’espulsione delle banche iraniane dal circuito SWIFT (avvenuta nel 2012).

L’ex CEO di SWIFT, Leonard Schrank, ha ricordato che azioni di questo tipo sono sempre state riservate a casi estremi, come la perdita della licenza da parte di un istituto o il collasso della banca centrale di un Paese. La situazione attuale potrebbe quindi rappresentare una svolta epocale nei rapporti tra finanza e geopolitica.

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