A partire dal prossimo 3 luglio, oggetti e involucri di plastica monouso non potranno più essere immessi sul mercato dei paesi dell’Unione Europea. A stabilirlo è la Single Use Plastic, la direttiva comunitaria 2019/904, il cui obiettivo è proprio quello di ridurre la quantità di rifiuti plastici.
Cosa dice la direttiva europea?
Con la direttiva europea si vuole ridurre sia la produzione che il consumo degli utensili monouso, che fanno ormai parte del nostro quotidiano. In Europa, rappresentano circa il 40% della produzione industriale e il 61% di tutti i rifiuti di plastica. Situazione peggiorata nettamente durante il lockdown, registrando un progressivo aumento nei consumi di packaging. Soltanto in Italia, degli oltre 2 milioni di tonnellate di plastica prodotte, solo 500 vengono riciclate.
Stop alla plastica monouso: i prodotti vietati
I prodotti che dal 3 luglio sono condannati a sparire per primi sono quelli che rappresentano il 70% dei rifiuti di plastica presenti in mare e per i quali già esistono alternative sul mercato. Tra questi: cotton fioc, posate, piatti, cannucce, aste per i palloncini, contenitori per il cibo e per le bevande in polistirene espanso, tutti gli articoli in plastica oxo-degradabile, soprattutto sacchetti e imballaggi.
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Non solo plastica
Banditi anche gli assorbenti igienici, i tamponi, gli applicatori di tamponi e le salviette umidificate, così come alcune attrezzature legate al modo della pesca e i filtri delle sigarette, che dovranno trovare delle alternative ecosostenibili (fibre di mais, canna da zucchero, bambù, canapa, cellulosa, riso, caucciù e cocco).
Opinioni discordanti
Non tutti però sono favorevoli al cambio di rotta ecologico sul bando della plastica monouso. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, infatti, l’ha definito un duro colpo per l’industria del packaging nazionale, attualmente considerata un’eccellenza della nostra manifattura che continua ad investire sulla ricerca e sullo sviluppo dei prodotti biodegradabili. Anche il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, si è espresso contrario alla direttiva definendola “assurda”. Mentre ministro dello Sviluppo economico Giorgetti ha parlato di “un approccio ideologico che penalizza le industrie italiane”
La situazione in Italia
In ogni caso, in Italia il cambiamento non sarà immediato. Infatti, con la legge di delegazione 53 approvata dal Governo, è stata introdotta l’esenzione riservata agli articoli monouso in plastica solo quando non ci siano alternative al loro utilizzo, in particolar modo per i prodotti destinati ad entrare in contatto con alimenti.