Studente disabile bullizzato – Due settimane fa all’istituto alberghiero Buontalenti di Firenze arriva la notizia della positività al Coronavirus di uno studente disabile.
La classe dello studente, come da protocollo, è stata messa in quarantena. A quel punto il ragazzo è stato oggetto di bullismo da parte dei compagni nelle chat su Whatsapp.
La preside del Buontalenti, racconta a Repubblica Firenze l’accaduto: .«Non posso neanche immaginare cosa può aver provato il ragazzo, si è sentito in colpa, mortificato, annientato dalla cattiveria dei compagni. Per fortuna ha avuto la forza di parlarne con la sorella, la quale a sua volta ha raccontato tutto ai genitori. A chiamarmi, con il cuore in mano, è stata la mamma. Io mi sono vergognata per gli altri miei studenti». C’è chi lo ha accusato di aver messo in pericolo la mamma con l’asma, chi di aver fatto sprecare i soldi utilizzati per comprare le divise per le lezioni di cucina.
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Il ragazzo è stato attaccato da quasi tutti i 27 i compagni. Pochi sono rimasti in silenzio. E solo in tre lo hanno difeso: «È tutta colpa tua se siamo in quarantena». «Ma sei stupido? Prendi il coronavirus e ce lo dici così? Rischi di aver infettato tutti». «Non capisci niente. Cos’hai al posto del cervello, i coriandoli?».
Parole cariche di odio, offese, accuse piene di rancore, che feriscono più di mille lame, soprattutto la sensibilità di un ragazzo disabile, che ancor di più oggi si sente un diverso, un emarginato.
E’ così che improvvisamente un ragazzo si trasforma in un bersaglio. Il povero studente ha ricevuto decine di messaggi, scritti e audio, carichi di cattiveria e nei quali ragazzi di appena quattordici anni lo additavano come il responsabile dello stop alle lezioni.
«È un vero e proprio episodio di bullismo — afferma la preside — Gesti come questo non possono essere sminuiti e considerati semplici ragazzate, si tratta di reati. Sono sconvolta e dispiaciuta, la scuola deve intervenire al più presto»
Ora il ragazzo ha paura di tornare a scuola. La dirigente scolastica pensa di premiare chi tra i compagni ha difeso lo studente e di punire chi lo ha bullizzato, con la sospensione dalle lezioni di cucina.
Un episodio triste e spiacevole che è lo specchio di questa nostra società odierna, frustrata e spaventata allo stesso tempo dal nemico invisibile, e incattivita. Dove arriveremo? La redazione Younipa esprime piena solidarietà verso il ragazzo vittima di bullismo per la sua positività al covid.
Ci auguriamo anche che la punizione per chi ha avuto questi comportamenti, possa essere esemplare. Magari più dura della sospensione da un corso di cucina. Se non si punisce in maniera forte chi si macchia di questi gravi atti, non si riuscirà a far capire che l’intorreranza e l’odio nel nostro paese non possono davvero essere tollerati.