Scovare la presenza di cellule tumorali grazie ad un semplice prelievo del sangue: una scoperta che potrebbe rivoluzionare il corso della scienza. L’idea è di Simone Pennini, studente dell’Università di Trieste presso la facoltà di Ingegneria Clinica.
Dopo la laurea in Ingegneria Informatica a Catanzaro, il giovane si è trasferito nel capoluogo friulano per continuare i suoi studi e per lavorare in una delle più grandi aziende nell’ambito delle nanotecnologie.
Individuare tumori nel prelievo sanguigno
Intervistato da Rai News 24, Simone ha spiegato il procedimento da lui stesso inventato: ”Prelevato il campione di sangue, lo si processa all’interno di alcuni chip microfluidici a nano-componenti filtranti. Poi un software basato sull’intelligenza artificiale analizza le immagini catturate da un microscopio e, interpretandole, intercetta l’eventuale presenza di cellule tumorali”.
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”I due impieghi principali dello strumento innovativo di processare il sangue potrebbero essere prima di tutto lo screening di massa, visto che questa analisi è di semplice esecuzione e ha un costo contenuto di circa 10 euro. Poi l’utilizzo in laboratorio per isolare le cellule tumorali e implementare la ricerca sulle cure delle patologie oncologiche” conclude Simone, che sta ultimando il prototipo del macchinario insieme ad altri due colleghi e ad un professore universitario.