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Studenti Economia presentano class-action contro Unipa


Riceviamo su [email protected] e pubblichiamo questa e-mail:

«Un gruppo di studenti della ormai ex-facoltà di Economia, sostenuti dal gruppo Facebook Spotted Unipa Economia, sta portando avanti una class-action contro UNIPA.

In data odierna, in piena sessione d’esame, gli studenti non sono a conoscenza delle date degli esami di profitto inerenti al II e III appello. Ciò lede molti diritti degli studenti e soprattutto nega a molti la possibilità di organizzarsi la vita universitaria come meglio crede. Per tutta questa serie di motivi 291 studenti hanno firmato la seguente e-mail:

Al magnifico rettore
Al preside della Scuola di Scienze giuridiche ed economico-sociali
Al preside della Scuola politecnica
Al preside della ex- Facoltà di Economia
Al direttore del dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche
Ai coordinatori dei corsi di Studio L-15, L-18, L-33, L-37, L-40, LM-56, LM-77, LM-82
Al manager didattico e alla programmazione didattica,

In data odierna, 14 Gennaio 2014, gli studenti dei corsi di laurea appartenenti alla ex-Facoltà di Economia, facenti parte della Scuola di Scienze giuridiche ed economico-sociali (L-11, L-37) e della Scuola politecnica (L-18, L-33, L-40, LM-56, LM-77, LM-82), nonchè al Dipartimento SEAS, vedono violati i loro diritti sanciti dalla Carta dei diritti degli studenti elaborata dal MIUR.

Il calendario didattico della Facoltà di Economia prevede la suddivisione della Sessione Invernale degli esami di profitto in tre appelli. Ad oggi, sebbene la sessione d’esami sia già iniziata, gli studenti non sono ancora entrati a consocenza delle date degli esami, se nonchè di quelle del primo appello. È un diritto dello studente conoscere con largo anticipo tutto ciò che concerne l’espletazione degli esami di profitto. La facoltà sta arrecando enorme disagio a molti studenti, alcuni dei quali, per errori contenuti anche nel documento relativo al primo appello (unico documento pubblicato), non hanno partecipato alle prove d’esame di materie le cui date sono state pubblicate addirittura successivamente al giorno d’esame.

Gli studenti chiedono la pubblicazione telematica dei successivi appelli e la correzione del documento già pubblicato (integrando le materie mancanti) entro le ore 23:59 del giorno 15/01/13.

È altresì volere degli studenti portare avanti una class-action contro l’Università degli Studi di Palermo, patrocinati da un sostegno legale.

291 studenti firmatari di questa e-mail, pongono alla Vostra attenzione le norme violate dai dipendenti pubblici:

  • Art 28.1 Regolamento di Ateneo – “È compito delle Facoltà rendere pubblici i contenuti, GLI ORARI e le scadenze di tutte le attività didattiche organizzate dalla Facoltà stessa (orari di ricevimento dei Professori e dei Ricercatori, calendario didattico e CALENDARIO DEGLI ESAMI DI PROFITTO e delle altre prove di verifica e quello degli esami finali con le relative scadenze)”.
  • Art 11.1 lettera f Regolamento di Facoltà – “Il calendario didattico deve essere comunicato all’inizio di settembre e deve comprendere gli orari di lezione del primo semestre e LE DATE DEGLI ESAMI sino al mese di febbraio; e all’inizio di febbraio e deve comprendere gli orari di lezione del secondo semestre e le date degli esami sino al mese di settembre”.
  • Art 3.4 Codice di comportamento dei dipendenti pubblici – “Il dipendente esercita i propri compiti orientando l’azione amministrativa alla massima economicità, EFFICIENZA ed EFFICACIA”.
  • Art 10 Carta dei diritti degli studenti – “Lo studente ha diritto a un adeguato servizio di orientamento, a INFORMAZIONI TRASPARENTI E PUNTUALI sull’organizzazione dei corsi di studio attivati dalla Facoltà e sui reali sbocchi lavorativi di ogni corso. L’agibilità dell’informazione deve essere assicurata dalle risorse informatiche, che DEVONO COMUNICARE IN MANIERA COMPLETA E IMMEDIATA orari e luoghi di lezione e di ricevimento del personale docente, programmi dei corsi, ORARI E LUOGHI DEGLI ESAMI, curriculum dei docenti, servizi disponibili”.
  • Art 28 Carta dei diritti degli studenti – “Lo studente ha diritto a conoscere con largo anticipo tutte le informazioni relative alla PROVA D’ESAME: programma del corso, DATA e modalità di svolgimento, criteri di valutazione”.
  • Art 30 Carta dei diritti degli studenti – “Le date degli esami devono essere comunicate almeno 30 giorni prima delle sessioni d’appello al fine di consentire agli studenti la gestione dei propri tempi di studio ed una razionale organizzazione dello studio in modo da conseguire i migliori risultati possibili”.

È compito dell’organizzazione di facoltà e del personale T.A. adempiere quanto prima possibile».

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6 Risposte

  1. Filippo

    E’ una VERGOGNA!!! La facoltà ci insegna e ci inculca tanto nel cervello, concetti quali: efficacia, efficienza, economicità, sana e prudente gestione, organizzazione dei mezzi produttivi… e poi loro non hanno le capacità di pubblicare un semplice calendario…maaaaaaaaaaaaaaaaaaa

  2. Deena

    Voi con una semplice email siete riusciti a farvi sentire. Noi di ex Scienze Politiche solo dopo 2 settimane di proteste. UNIPA: UN SOGNO DIVENUTO UNO SCHIFO.

  3. Rita

    Quando oltre ad insegnarci l’efficienza asettica si ritornerà ad agire secondo giustizia per amore fraterno del prossimo, molte delle scene di cattiveria e calunnie che ho visto fare tra studenti e docenti comincerà a scendere.
    Anche questa si risolverà, grazie a quelli che si sono adoperati
    e speriamo che ci sia una sana informazione .

  4. alessio

    avete fatto bene…è una VERGOGNA… e mi dispiace che ci siano ancora persone che devono combattere ogni giorni con queste cose…io per fortuna sono andato via, ma parteciperò ad ogni altra iniziativa,affinchè le mele marce di questa facoltà (il 99%) vada fuori!!!

  5. rita

    Ognuno di noi è responsabile anche se inconsapevole di parte di quel che gli accade intorno. Partecipiamo per innalzare il livello, ma meno critichiamo, più ci purifichiamo noi, meglio sarà. So che sono insolite queste parole per una studentessa di economia, ma ci vogliono economisti rivoltosi in senso veramente nuovo. Un abbraccio