Quante volte ti è capitato di passare mesi e mesi quasi in isolamento a studiare, sacrificando serate e divertimenti, sederti all’esame e sentirti dire frasi tipo:
«Lei si vede che ha studiato, però non so… È come se le mancassero certi pezzi».
Oppure frasi come:
«Ma lei da dove ha studiato? Io a lezione ho detto un’altra cosa a riguardo».
A me tantissime volte.
E sai perché?
Perché nella mia vita ho sempre studiato e lavorato contemporaneamente e non ho mai avuto la possibilità di seguire tutte le lezioni.
Ho fatto rinunce che in pochi possono capire, ho saltato weekend e viaggi pieni di divertimento e il tutto per inseguire con determinazione i miei sogni piuttosto ambiziosi.
Purtroppo però, il fatto che io fossi una persona particolarmente intraprendente e con una voglia sfrenata di indipendenza – oltre che con un reale bisogno economico – che quasi mi costringeva ad andare a lavorare, mi penalizzava.
Sembra illogico ma è così.
Ogni volta mi ritrovavo davvero a spaccarmi la schiena, studiando o al mattino presto o la sera tardi pur di far combaciare studio e lavoro e ottimizzare i miei tempi.
Mi addormentavo sui libri e passavo a dormire sul letto solo quando qualcuno della mia famiglia mi vedeva in quelle condizioni e mi svegliava invitandomi a chiudere tutto e ad andare a dormire.
Ma sia chiaro: io non sono un eroe.
Ci sono un sacco di ragazzi che fanno una vita simile ottenendo magari anche risultati migliori di quelli che ho avuto io.
E il tutto rischiando comunque l’umiliazione una volta arrivati agli esami.
Io mi impegnavo veramente tanto, dando tutto me stesso, ma ogni volta era sempre la stessa storia.
Preparavo il nuovo esame studiando magari dagli stessi manualoni di 1000-2000 pagine consigliati dai professori e puntualmente dovevo sentirmi dire frasi tipo: «Ma io non l’ho mai vista a lezione».
E quindi?? Avrei risposto.
Ma non era possibile, perchè dovevo subire senza compromettere in alcun modo il risultato finale, cioè la mia laurea che già non è una cosa proprio così semplice.
Per questo, spesso superavo l’esame con un voto che non sempre rifletteva la mia reale preparazione e il mio reale impegno.
E questo perché non potendo seguire non avevo realmente modo di accedere a tutte quelle preziose informazioni che il professore dava durante la lezione.
Per carità, qualche volta trovavo qualche “anima pia” disposta ad aiutarmi, ma la maggior parte di volte invece trovavo solo venditori accaniti di appunti pronti a sfruttare a loro vantaggio il maggiore tempo libero per vendermi a prezzi spropositati (anche 30€) un PDF fondamentale per superare al meglio l’esame.
Credimi se ti dico che era davvero frustrante.
Non so se hai mai provato situazioni simili, ma sicuramente potrai capirmi.
Capitava spesso di sentirmi totalmente spaesato, di perdere la motivazione, di dover rimettere in discussione tutto, me stesso incluso, di non sapere più da che parte andare, di non vedere più in modo nitido la meta che tanto volevo raggiungere.
Non è stato per niente facile.
Ho preso davvero un numero spropositato di porte in faccia, di delusioni e di «Vorrei darle 30, ma non posso»…
ma non mi sono mai dato per sconfitto.
Mi sono interrogato a lungo senza darmi pace, giorno e notte quasi fosse un’ossessione che mi tormentava in ogni singolo momento della mia vita.
E dopo un po’ di tempo, ho capito che se le cose non cambiavano da sé, allora dovevo essere io a cambiarle.
Dopo quel momento di lucidità e di piena consapevolezza, scoppiò letteralmente una rivoluzione all’interno della mia testa.
Pensavo sempre a come fare per creare qualcosa che riuscisse ad aiutare chi si trovava nella mia stessa situazione, chi aveva davvero tanta volontà ma per mille motivi non aveva davvero la possibilità di seguire tutte le lezioni e giocarsela ad armi pari (perché magari lavora o è un fuori sede).
Pensavo, pensavo, pensavo e…
Nel bel mezzo di una notte, poi, mi si accese letteralmente una lampadina, mi svegliai di botto con un flusso di pensieri che si muovevano veloce dentro la mia testa.
Allora mi alzai di botto dal letto, andai in cucina armato di un foglio a quadretti e una penna nera e iniziai a scrivere tutto con l’atteggiamento tipico di uno scienziato pazzo colpito da un lampo di genio.
Parole, frecce, blocchi e schemi che solo io potevo capire.
In quel momento pensavo solo a scrivere per non fissare quello che avevo in mente e non dimenticarlo, ma quasi senza rendermene conto stavo mettendo nero su bianco la mia idea.
Dopo quel momento tornai a letto senza riuscire più ad addormentarmi.
Infatti il giorno dopo mi alzai presto e, sapendo già quanto fosse importante la condivisione e la collaborazione – dato che erano le uniche due cose che più di tutte mi avevano aiutato ad avere grandi risultati nonostante il poco tempo a disposizione – chiamai un mio amico, Attilio Cordaro, anche lui uno studente-lavoratore di giurisprudenza.
Gli raccontai dell’idea e proprio come pensavo, riuscì a coinvolgerlo in questo progetto.
Eravamo già in due in questa squadra e vedevo nei suoi occhi il mio stesso entusiasmo, tipico di chi sta iniziando una nuova battaglia in cui crede fermamente.
Poco dopo coinvolsi un’altra persona, Gabriele Orlando, anche lui un ex-studente di UNIPA laureato in ingegneria informatica, che ci aiutò a rendere concrete le nostre idee.
In poco tempo avevo praticamente messo su un team di 3 persone con il quale, dopo mesi e mesi di duro lavoro, ho creato Appunti Condivisi – il primo portale in Italia che consente la condivisione tra studenti universitari di materiale didattico( appunti, domande d’esame, riassunti, registrazioni audio delle lezioni, slides, etc …) specifico per la tua Università, Facoltà e Corso di Studi.
Adesso è possibile riascoltare o leggere in qualsiasi momento ciò che il professore ha spiegato giorni prima in aula, comodamente a casa sua, oppure sul bus per andare a lavoro o alla prossima lezione, per esempio.
Il tutto a patto che anche lui, di conseguenza, condivida con altre persone, il suo materiale universitario.
Adesso, che tu sia ricco o povero, lavoratore o non, non fa più differenza. Questo non inciderà più sui tuoi risultati o sui tuoi rendimenti.
Il portale sarà online a brevissimo, nel frattempo se vuoi garantirti l’accesso non appena sarà lanciato ufficialmente, puoi andare su www.appunticondivisi.com e lasciare nome ed email, in modo che sarai avvisato da un email che ti invierò personalmente non appena il sito sarà ufficialmente accessibile a tutti.
Ti aspetto dall’altra parte!
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