“E’ un errore che deve essere chiamato come tale e bisogna correggere in tempo”. Lo ha detto Angela Merkel in uno statement tenuto subito dopo la conferenza blitz fra Stato e Regioni durante la quale ha annullato il super lockdown dei giorni di Pasqua.
“So che questo procura altra insicurezza e chiedo perdono a tutti i cittadini e a tutte le cittadine”, ha aggiunto la cancelliera. Angela Merkel ha quindi confermato di voler revocare la decisione di giorni di pausa (cosiddetti ‘Ruhetage’) previsti oltre i festivi ordinari a cavallo di Pasqua:
“Non andranno in vigore”, ha affermato. La decisione presa nel summit di due giorni fa non è infatti “realizzabile in poco tempo”.
La cancelliera ha sottolineato che si è trattato di un suo errore, affermando però anche che “è stato fatto per una buona ragione e cioè quella di frenare la terza ondata e far tornare indietro la curva dei contagi”
Merkel ha ammesso il personale “errore” sul superlockdown di Pasqua e ha chiesto nuovamente scusa anche in Parlamento, dopo lo statement pronunciato davanti alla stampa, e il Bundestag ha applaudito.
“Sono profondamente convinta che batteremo il virus“, ha poi aggiunto. “La strada è in salita, costellata di contraccolpi ed errori”, ha ribadito, ma alla fine la partita sarà vinta.
“Questi quattro minuti della Merkel sono storici“, scrive la Bild on line.
E non è l’unica testata tedesca ad esprimere rispetto fino ad evocare la “storia” per le scuse chieste dalla cancelliera ai tedeschi, dopo aver ammesso un suo “errore”.
“Debolezza e grandezza”, titola la Sueddeutsche Zeitung, secondo la quale il gesto di oggi “finirà nei libri di storia. Dimostra una capacità di autoriflessione, che piacerebbe vedere anche in altri”. “Scuse che disarmano”, scrive invece la Frankfurter Allgemeine Zeitung.