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“Tagghiamu ‘stu palluni” all’Università di Roma


«Il gioco del pallone nel cortile è un segno di disprezzo per l’ambiente condiviso. I responsabili, anche con l’ausilio delle telecamere, possono incorrere in provvedimenti disciplinari da parte delle loro facoltà, fermo restando eventuali danni a carico di terzi».

Se fossimo a Palermo si potrebbe tradurre questo minaccioso avviso con «tagghiamu ‘stu palluni».

In realtà, siamo a Roma, all’Università degli Studi “La Sapienza” e la foto è stata scattata da uno studente agrigentino, Gabriele, pubblicata prontamente su Facebook (e da noi scoperta tramite una ricerca con #università) e commentata ironicamente con «Ci costringono a drogarci allora…».

Invito che ha spinto un altro studente, Lorenzo, a chiedersi: «Come può il gioco del pallone essere un segno di disprezzo?». A voi la risposta…

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A proposito dell'autore

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1 risposta

  1. assistente42

    Io ricordo le mie urla disumane quando giocavo a pallone per strada da ragazzino. Dunque ci può stare che sia proibito dentro un’università… Se poi lo standard è la biblioteca di ingegneria intorno al 2006, allora tutto dovrebbe essere permesso 😛