Dal prossimo 4 gennaio, addio ai tatuaggi a colori. Questo almeno in Europa, dove gli operatori del settore dovranno fare a meno degli inchiostri colorati che contengono isopropanolo. Si tratta di un solvente ritenuto dannoso per la salute dall’Ue.
Secondo quanto emerso, questi solventi possono irritare gli occhi, seccare l’epidermide, causare danni al sistema nervoso e, addirittura, sarebbero potenzialmente cancerogeni. A salvarsi saranno solo il nero, il bianco e il grigio, ovvero gli unici colori privi di isopropanolo.
Per il settore, naturalmente, si tratta di una vera e propria batosta. E il perché sta tutto nei numeri: 5mila aziende attive con un 13% di italiani che ha almeno un tatuaggio sulla pelle e un giro d’affari annuo vicino al mezzo miliardo di euro. L’unica via d’uscita potrebbe essere sostituire i prodotti made in Usa con altri meno dannosi, ma non è facile.
Prevedibile la forte opposizione di alcuni paesi membri come Germania e Austria che hanno presentato un’interrogazione parlamentare con la quale si sottolinea che la misura è a scopo precauzionale non esistendo un’evidenza di quanto realmente possano essere dannosi i colori. Il Council of European Tattoo Associations, dal canto suo, ha presentato una petizione internazionale per chiedere all’Ue una proroga per gli operatori.