Nel salotto del Palco Reale del Teatro Massimo, il rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari e il presidente della Fondazione Teatro Massimo, Leoluca Orlando hanno firmato una Convenzione Quadro che impegna Fondazione e Unipa a sostenersi vicendevolmente nel loro compito quali produttori e divulgatori della tradizione e dell’innovazione della ricerca e della produzione artistica e culturale italiana nel mondo.
La stipula della Convenzione tra l’Università e la Fondazione è stabilita sulla base di azioni di scambio al fine di consolidare da entrambe le parti il ruolo primario e fondamentale delle due istituzioni nel territorio.
«L’impegno – ha dichiarato il rettore Fabrizio Micari – è quello di affermare il valore artistico e professionale delle maestranze della Fondazione e di sostenere la ricerca prodotta e promossa dall’Università non solo nel settore delle arti dello Spettacolo ma anche di altre discipline, quali Ingegneria, Architettura, Economia, Giurisprudenza. Consolidando l’antico dialogo, UniPa e il Massimo insieme sono pronti ad affrontare le sfide di oggi: eccellenze nella formazione e nella ricerca, mercato del lavoro, internazionalizzazione dei saperi e dell’economia».
«Il Teatro Massimo – ha commentato il presidente Leoluca Orlando – è l’emblema della grande tradizione artistica della Città di Palermo, ma pochi ricordano che è una delle aziende di maggior peso economico, oltre che culturale, della città e della Regione Sicilia. Con questa firma ci impegniamo a completare la formazione di eccellenze provenienti da diverse aeree disciplinari dell’Università di Palermo perché queste possano essere assorbite sia dalla richiesta interna dell’Azienda Massimo sia dal mercato internazionale del lavoro».
«L’idea che ha guidato gli Enti firmatari – ha sottolineato il sovrintendente del Teatro Massimo Francesco Giambrone – è quella, troppo poco ricordata, che il teatro nel mondo affonda le sue radici migliori nella grande tradizione italiana, e che pertanto l’intento della Convenzione è di fare riemergere la tradizione artistica italiana perché essa riprenda il posto che le spetta nella comunità internazionale, con il contributo delle migliori competenze che l’Università di Palermo oggi è in grado di offrire».
«Il rettore Micari e il sovrintendente Giambrone hanno voluto che si formulasse un accordo Quadro tra i due Enti – ha ricordato Anna Sica, componente del Consiglio di Indirizzo della Fondazione e professore di Storia del Teatro dello Spettacolo – e che questo non venisse ghettizzato nella cornice del perpetuato luogo comune che la cultura, sebbene riconosciuta come alta ed imprescindibile, non può che essere emarginata per l’incombente durezza dei tempi. Sovvertire un pregiudizio, questa è la sfida».
La convenzione è stata redatta testando le esigenze dei due Enti, applicando un campione degli obiettivi e delle finalità individuate per le varie azioni dell’accordo quadro.