Telefonate mute: perché squilla il cellulare e non risponde nessuno? | Questo fenomeno ha un nome ben preciso
Le telefonate mute, in cui il telefono squilla ma nessuno risponde, sono sempre più frequenti. Questo fenomeno ha un nome preciso e può nascondere truffe o strategie automatizzate dei call center.

Ti è mai capitato di ricevere una chiamata da un numero sconosciuto, rispondere… e trovare solo silenzio o un leggero fruscio in sottofondo? Se la risposta è sì, sappi che non sei il solo. Le cosiddette telefonate mute sono un fenomeno sempre più diffuso. Ma da dove arrivano davvero? E soprattutto, dobbiamo preoccuparci?
Telefonate mute: un enigma sempre più comune
Sempre più spesso riceviamo squilli da numeri non salvati in rubrica. Rispondiamo, magari con un po’ di diffidenza, e dall’altra parte della linea… il nulla. Nessuna voce, solo un suono indistinto o un breve silenzio prima che la chiamata si interrompa. Provando a richiamare, capita che il numero non sia più raggiungibile o addirittura inesistente. Ma qual è il motivo dietro questi strani episodi?
Non sempre è una truffa: ecco cos’è il “Wangiri”
Una delle cause principali di queste chiamate è una truffa nota con il nome Wangiri, termine giapponese che significa letteralmente “uno squillo e via”. L’obiettivo è spingere la vittima a richiamare il numero visualizzato, che in realtà è associato a servizi a pagamento. Basta una semplice richiamata per ritrovarsi con costi imprevisti sulla bolletta telefonica.
Il consiglio, quindi, è semplice: non richiamare mai numeri sconosciuti che non lasciano messaggi e riattaccano subito. Il rischio di cadere in una trappola è concreto, anche se a volte dietro a questi squilli non si nasconde una frode.
Chiamate mute e call center: la strategia dell’automazione
Esiste anche un’altra spiegazione, meno inquietante ma comunque fastidiosa. Molti call center utilizzano sistemi di chiamata automatizzati per ottimizzare il lavoro degli operatori. Il software lancia in contemporanea diverse chiamate e, quando qualcuno risponde, la connessione viene trasferita all’operatore disponibile.
Il problema sorge quando il sistema contatta più numeri contemporaneamente ma non ha abbastanza operatori liberi. Se qualcun altro risponde prima di te, la tua chiamata finisce “nel vuoto”, risultando in una telefonata muta o interrotta. In questo caso non c’è intento fraudolento, solo un uso aggressivo della tecnologia.
Come proteggersi dalle chiamate indesiderate
Se vuoi ridurre al minimo il rischio di ricevere queste chiamate fastidiose, la prima cosa da fare è registrare il tuo numero nel Registro Pubblico delle Opposizioni. Si tratta di uno strumento messo a disposizione per bloccare le chiamate promozionali non autorizzate.
Inoltre, il Garante per la Privacy ha più volte cercato di regolamentare il fenomeno. Già nel 2014 aveva stabilito un limite massimo: non più di 3 telefonate mute ogni 100 contatti effettuati da un call center. Anche se non è chiaro quanto questa regola venga rispettata, si tratta comunque di un punto di riferimento importante.
Comfort noise: il rumore che ci fa capire con chi stiamo parlando
Un altro dettaglio interessante riguarda il cosiddetto comfort noise, un rumore di fondo artificiale inserito nelle chiamate dai call center per evitare il silenzio totale. Questo suono serve a farci percepire che siamo in attesa di un operatore reale, distinguendo così la telefonata da una possibile molestia.
Conclusione: cosa fare quando ricevi una chiamata muta
In sintesi, se ti capita di ricevere una telefonata in cui nessuno parla:
- Non richiamare mai numeri sconosciuti o sospetti
- Inserisci il tuo numero nel Registro delle Opposizioni
- Segnala eventuali abusi al Garante per la Privacy
- Non farti prendere dal panico: spesso si tratta solo di un sistema automatizzato
Rimanere informati è il primo passo per proteggersi dalle insidie della comunicazione moderna.